Focus Efficienza Energetica

08.09.2022

L'Istituto Internazionale di Refrigerazione spiega quali sono i requisiti per i refrigeranti a basso GWP 

I requisiti dei fluidi utilizzati nella refrigerazione meccanica si sono arricchiti nel tempo, per questo l’IIR ha voluto puntualizzare lo stato in cui si trovano al momento i refrigeranti a basso GWP, proponendo alcune raccomandazioni per il futuro 

L'Istituto Internazionale di Refrigerazione (IIR), l'organizzazione intergovernativa indipendente che mira a promuovere la conoscenza sulla refrigerazione e sulle tecnologie per l’applicazione su scala globale di refrigeranti, ha pubblicato la nuova nota informativa “Low-GWP Refrigerants: Status and Outlook” in cui illustra i requisiti e le opzioni disponibili per i refrigeranti a basso Potenziale di Riscaldamento Globale (GWP) per otto applicazioni di refrigerazione. 

Il documento, realizzato dall’ex presidente del Consiglio Scientifico e Tecnologico dell’IIR Piotr A. Domanski e dal vicedirettore del programma ORNL Building Technologies Samuel F. Yana, fa una disamina sui principali requisiti dei refrigeranti utilizzati nell’ambito della refrigerazione meccanica

Quali sono i requisiti principali dei refrigeranti? 

Inizialmente, le uniche due caratteristiche prese in considerazione riguardavano le prestazioni e la compatibilità dei materiali, ma a causa del numero crescente di incidenti verificatisi negli impianti di refrigerazione, la comunità scientifica ha iniziato a considerare la sicurezza come un requisito fondamentale che avrebbe dovuto comprendere sia l’aspetto dell’infiammabilità che quello della tossicità. 

In seguito, l’avvento dei regolamenti deputati al controllo delle sostanze che riducono l'ozono, come il Protocollo di Montreal, e quelli relativi all’alto Potenziale di Riscaldamento Globale (GWP), come il Protocollo di Kyoto e l’Emendamento di Kigali, hanno aggiunto la protezione dell'ambiente all'elenco dei requisiti principali, senza tralasciare la problematicità del costo, che da sempre svolge un ruolo prevalente nella scelta del refrigerante. 

Stando al report dell’IIR, per i refrigeratori centrifughi, la refrigerazione domestica e il condizionamento automobilistico, le apparecchiature che utilizzano refrigeranti con GWP inferiore 10 sono già sul mercato; mentre, per le applicazioni che si servono di refrigeranti ad alta pressione, come ad esempio R-410A e R-404A, le scelte sono ancora limitate. 

A causa delle tempistiche elevate per lo sviluppo di nuovi refrigeranti a basso o bassissimo Potenziale di Riscaldamento Globale, il settore della refrigerazione è attualmente costretto a rivolgersi verso soluzioni che utilizzano un valore GWP intermedio, anche se entro il 2029 saranno necessari refrigeranti con un valore GWP inferiore per poter rientrare nelle misure di riduzione imposte dalla Emendamento di Kigali

Nel complesso, il compromesso esistente tra GWP e infiammabilità implica che una quota significativa delle apparecchiature future utilizzeranno refrigeranti infiammabili, nonostante siano già in uso refrigeranti naturali per i piccoli condizionatori d'aria e per la refrigerazione domestica e commerciale che fanno ben sperare in un successivo incremento della loro applicazione in ambienti di nicchia

Quali sono le raccomandazioni dell’IIR? 

I consigli proposti dall’IIR riguardano principalmente tre aspetti: la selezione dei refrigeranti, le ricerche da effettuare e la formazione del personale. 

Per quanto riguarda la selezione di nuovi fluidi, secondo l’Istituto Internazionale di Refrigerazione, l’approccio dovrebbe essere rivolto alle prestazioni climatiche del ciclo di vita (Life Cycle Climate Performance) e a tutte le emissioni di gas a effetto serra, tenendo in considerazione preferibilmente il ciclo di vita dell'intera attrezzatura. 

Inoltre, è necessario che le nuove tecnologie siano rese disponibili e accessibili a tutti i paesi del mondo. 

Nell'ambito della ricerca, invece, l’IIR insiste nel sostenere l’importanza della scoperta di fluidi ad alta pressione a basso GWP, con punto di ebollizione simile a quelli di R-410A e R-404A, riuscendo al contempo a ridurre al minimo il costo delle attrezzature rispetto ai sistemi che utilizzano alternative a bassa pressione. 

Infine, relativamente alla formazione del personale, l’IIR è risoluto nell’affermare che l’apprendimento delle nozioni relative ai refrigeranti non dovrebbe riguardare solamente gli installatori del sistema e tecnici di assistenza ma anche tutto il personale lungo la catena di distribuzione

A questo proposito, anche i manuali delle apparecchiature di refrigerazione forniti dai fabbricanti dovrebbero spiegare chiaramente quali siano i requisiti di installazione quando si utilizzano refrigeranti infiammabili, senza sorvolare sul tema delle precauzioni

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