Speciale 24
Il rumore negli impianti di riscaldamento e condizionamento
Intervista a Intervista a Oliver Michler, Product Manager Rehau S.p.A.

La certificazione acustica come garanzia per l'utente finale

Ritiene che il problema del rumore sia sentito nel suo settore di mercato?

"L'aspetto acustico in un immobile è oggi un tema di primaria importanza, soprattutto in virtù dell'attenzione che l'utente finale ripone nei confronti di questa tematica.

Ad ulteriore dimostrazione, si vedano le numerose cause civili che nascono dal problema del rumore negli edifici e che esprimono, implicitamente, come le qualità acustiche passive degli immobili assumano sempre più rilevanza, in un'ottica di raggiungimento di benessere e comfort acustico."

Ritiene che questo sia dovuto agli obblighi di legge o alla sensibilità a questo particolare problema?

"A mio avviso, negli scorsi anni non si sono tenuti in debita considerazione gli effetti derivanti dal traffico sempre più intenso e da costruzioni più piccole e poste a distanze ravvicinate; solo negli ultimi anni, la qualità acustica degli edifici si è guadagnata un certo valore anche a livello normativo, attraverso il DPCM 5.12.1997, al quale si deve riconoscere uno stimolo al miglioramento nella produzione edilizia.
Da un'altra prospettiva, invece, l'utente finale ha maturato una certa sensibilità sul tema, arrivando a percepire il rumore all'interno dell'edificio residenziale come limitazione del proprio spazio abitativo e del proprio benessere. Si può, quindi, affermare che la sempre più richiesta certificazione acustica rappresenta per l'utente finale una sorta di garanzia del rispetto dei requisiti minimi imposti dalla legge."

Recentemente è stata pubblicata la UNI 11367 “Acustica in edilizia - Classificazione acustica delle unità immobiliari - Procedura di valutazione e verifica in opera” con la quale si cerca di creare uno standard per la verifica del rumore all’interno di unità immobiliari e sensibilizzare i costruttori. Dal luglio 2010, data di pubblicazione della norma, ritiene sia cambiato qualcosa?

"La normativa di settore UNI 11367 si basa su principi di volontarietà e sancisce requisiti acustici passivi minimi di legge; essendo tali requisiti tecnicamente raggiungibili, ritengo che la normativa abbia consentito agli operatori di settore di distinguersi nella produzione edilizia.
Inoltre, intesa come strumento affine alla certificazione energetica, la normativa ha fornito una chiave di lettura più semplice ed immediata per il cliente finale, rispetto ad un riferimento legislativo."

Quali sono gli ultimi sviluppi della vostra azienda su questo tema?

"Considerando il problema dell'acustica nell'edificio in relazione agli impianti di scarico delle acque reflue, impianti che rientrano nella classificazione di sistemi a funzionamento discontinuo e che vengono contemplati in entrambi i riferimenti legislativi precedentemente citati, REHAU propone il sistema in polipropilene RAUPIANO PLUS. In breve, il sistema è composto da tubi multistrato che riducono notevolmente la trasmissione del rumore aereo (rumore estrinseco), da raccorderia caratterizzata da una particolare struttura nel punto critico idraulico, capace di migliorare l'isolamento acustico, e da un sistema di montaggio brevettato con sostegno insonorizzante a doppio collare, che riduce le trasmissioni del rumore strutturale (rumore intrinseco)."

Un suggerimento al legislatore su quali potrebbero essere delle strategie future per sensibilizzare i progettisti a questo tema.

"Qualora la classificazione acustica degli edifici, basata sui requisiti descritti nella normativa UNI 11367, fosse resa obbligatoria, comporterebbe significativi effetti e  cambiamento, sia nel mercato delle costruzioni sia a livello progettuale."