La Cina supera gli Stati Uniti nello stoccaggio di energia: l’analisi di BNEF
Nel 2022 lo stoccaggio di energia è aumentato del 68% rispetto al 2021, stabilendo un nuovo record

BloombergNEf presenta la propria analisi sulle prospettive del mercato dello stoccaggio di energia.
Nel 2022 l’energia ha raggiunto un ulteriore record, aggiungendo 35GWh di capacità, un aumento del 68% rispetto al 2021.
Molti gli obiettivi prefissati dagli Stati leader del mercato che potrebbero aggiungere oltre 130GW entro il 2030.
Stoccaggio di energia: la Cina supererà gli Stati Uniti
BNEF prevede che il tasso di crescita annuo fino al 2030 corrisponderà al 23%, con aggiunte annuali che arriveranno a 88GW. Un dato rilevante che l’analisi mette in evidenza è il fatto che entro il 2030 la Cina supererà gli Stati Uniti, diventano il più grande mercato di accumulo di energia in termini di MW.
Infatti la Cina, secondo le previsioni, conoscerà un tasso di aumento del 66% su base annua tenendo conto dei nuovi obiettivi di accumulo, delle riforme del mercato dell’energia e delle aspettative del mercato energetico.
Una tendenza attuale della Cina è anche quella di implementare l’utilizzo di fosfato di ferro e litio nella costruzione di batterie, al fine di abbattere i costi elevati, e assicurare anche alle batterie stesse un ciclo di vita più lungo.
Europa, Medio Oriente e Africa hanno raggiunto 4,5GW. In particolare, le batterie residenziali hanno guidato il mercato e secondo le prospettive sarà una tendenza che dominerà fino al 2025. Secondo le prospettive in questo territorio lo stoccaggio di energia crescerà rapidamente fino alla fine del decennio, rappresentando il 24% dei GW distribuiti nel 2030.
Approfondiamo brevemente il territorio delle Americhe, una zona estremamente vasta che però vede primeggiare esclusivamente gli Stati Uniti, i quali rappresentano il 21% della capacità di accumulo di energia mondiale e rimarranno entro questa capacità almeno fino al 2030.
Gli USA, secondo BloombergNEF rappresentano il mercato più grande, che, tuttavia, ha assistito ad un’ondata di ritardi nei progetti a causa dell’aumento dei costi delle batterie. A questo proposito, nel 2022 hanno rallentato la propria produzione, totalizzando 7,2GW di progetti di stoccaggio in ritardo.
Nonostante questo gli obiettivi degli Stati Uniti continuano ad essere ambiziosi e imponenti a livello globale.
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