Speciale 181
La corretta manutenzione dell’impianto termico: accensione, pulizia e ultime tecnologie
Articolo di Arch. Simone Michelotto

La procedura di lavaggio dell’impianto termico

Per eseguire il lavaggio dell’impianto è necessario l’utilizzo di una pompa a circuito aperto: questa viene collegata da una parte all’impianto idrico che fornisce acqua pulita e dall’altra all’impianto di riscaldamento; tramite la pompa l’acqua verrà spinta in maniera forzata all’interno dell’impianto che nel punto in cui sarà aperto scaricherà l’acqua sporca. Spesso non è tuttavia sufficiente la sostituzione dell’acqua tecnica, ma si rende necessaria una pulizia meccanica per la rimozione di incrostazioni e altre impurità di tipo fisico annidate nei condotti. In tali casi si può utilizzare una pompa a pulsazione con compressore mediante la quale è possibile far circolare l’acqua a pressione e ad impulsi regolabili, in base all’esigenza. Va da sé che il lavaggio dell’impianto è eseguito mediante l’utilizzo di specifici prodotti chimici additivi dell’acqua tecnica per migliorare ulteriormente l’efficienza dell’impianto e la durata delle prestazioni nel tempo. Di seguito si descrivono, a titolo di esempio, le fasi di un lavaggio di un impianto radiante:

  1. analisi della durezza dell'acqua;
  2. scollegamento e svuotamento dell'impianto idraulico di riscaldamento;
  3. scollegamento degli attacchi idrici in punti strategici affinché il lavaggio risulti mirato ed efficiente;
  4. isolamento e by-pass di apparecchi eventualmente collegati (filtri, scaldabagni, generatori) se ci sono apparecchi (come filtri, caldaie, scaldabagni) che potrebbero rovinarsi;
  5. primo ciclo di lavaggio con la pompa per lavaggi che durerà e sarà aggressivo secondo il tipo di impianto termico e lo sporco da disincrostare eseguendo inversioni repentine di percorrenza dell’acqua grazie ad un invertitore di pressione della pompa;
  6. secondo ciclo di lavaggio, detto inibitore, volto a preservare lo stato delle tubazioni subito dopo la disincrostazione, mediante l’immissione di un secondo tipo di liquido, differente dal primo, che inibisce i tubi di portata conservandone il livello di deterioramento (durezza permanente);
  7. nuovo test di durezza dell'acqua e valutazione del giusto tipo di filtraggio, defangatore o compensazione a polifosfati/addolcitore di cui necessita l'acqua dell'impianto.

Analogamente, la pulizia e la sanificazione canali aeraulici sono indispensabili per garantire non solo l’efficienza degli impianti stessi, ma anche la qualità dell’aria di un ambiente indoor e la salute delle persone che lo occupano. L’utilizzo di prodotti e sostanze disinfettanti specifici per tali operazioni assicurano sia la corretta pulizia che l’eliminazione di contaminanti microbiologici, che se respirati possono risultare dannosi per la salute. All’interno dei canali aria, sull’Unità di Trattamento Aria esterna e sui punti di discontinuità degli impianti (come le batterie di scambio termico, le serrande, le alette o i filtri), col tempo si accumulano sporco, polvere, particolato e microrganismi patogeni (batteri, muffe, spore, funghi, virus); queste componenti, oltre ad ostacolare il corretto e regolare scambio di aria, possono costituire una seria fonte di contaminazione chimica e microbiologica dell’aria. La bonifica degli impianti aeraulici si compone di tre tipologie di intervento. Scarica lo Speciale e scopri le tipologie di intervento di bonifica.

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