Speciale 54
Le tubazioni multistrato: differenze e caratteristiche
Alcuni contenuti di questo speciale:
Intervista
Le tubazioni multistrato secondo Emmeti
Da più di 30 anni Emmeti è una delle aziende leader nella termoidraulica e nella climatizzazione: il Gruppo, presente oggi in più di 60 paesi, produce una gamma davvero completa di prodotti in ambito industriale e residenziale. Per questo Speciale abbiamo intervistato Marco Martin, il responsabile marketing di Emmeti.
Quali sono le caratteristiche da considerare nella scelta tra le diverse tubazioni?
«Per un prodotto che può sembrare un semplice “tubo” le variabili sono veramente molte, prima di tutto va verificata la presenza o meno della reticolazione, indicata con “X” nella sigla PeX, quindi non presente in componenti come PeRT o PEHD. PeXa, PeXb e PeXc sono prodotti con processo di reticolazione diverso ma ormai equivalenti se ben realizzati. L’importante è portare il prodotto in fase di produzione ad un grado di reticolazione che eviti il processo stesso in esercizio, questo produrrebbe residui chimici maleodoranti. Importante anche lo spessore dell’alluminio che va scelto trovando un buon compromesso tra flessibilità e resistenza del tubo».
Può illustrare e motivare la scelta dei materiali, della tecnologia di reticolazione e di saldatura adottati per la produzione delle vs. tubazioni multistrato?
«L’azienda ha investito in un laboratorio di ultima generazione per assicurare che l’equilibrio tra plastiche, alluminio e collanti sia controllato in forma maniacale. I materiali sono scelti partendo dai risultati dei test. La reticolazione di tipo “b” è per noi la soluzione attualmente migliore dato che è perfettamente controllabile, fornisce una percentuale di legami atomici praticamente ideale ed è realizzabile internamente senza dover trasportare presso terzi il tubo e senza dover utilizzare soluzioni chimiche difficili da controllare».
Ci può spiegare cos'ha portato all'utilizzo del Pe-HD per lo strato esterno delle tubazioni Gerpex Gas e Gerpex con diametri superiori a 40mm?
«Faccio notare che Gerpex Gas DN 16 e 20 hanno il PeXb esterno, e stiamo completando la certificazione di DN 26 e 32 con le stesse caratteristiche. La scelta era stata fatta viste le basse temperature del gas in questo caso. Per i tubi superiori al DN 40, visto lo spessore di alluminio, lo strato esterno ha funzione solamente protettiva quindi la scelta è per noi giustificata da una riduzione di costo».
Quali sono le caratteristiche che contraddistinguono maggiormente i vostri prodotti?
«Per i sistemi di tenuta ad avvitamento abbiamo brevettato una tenuta fornita premontata, quindi una soluzione esclusiva apprezzata moltissimo. Un controllo molto stretto della reticolazione e prove frequentissime sul livello di adesione degli strati rendono il tubo altamente affidabile».
Cosa vi differenzia maggiormente dalla concorrenza e quali sono i vantaggi?
«I controlli di qualità sono serratissimi, ci imponiamo limiti molto più restrittivi di quanto richiedono le certificazioni. Ad esempio abbiamo installato delle telecamere per il controllo dello strato esterno che pochissimi utilizzano. Producendo tubo e raccordi abbiamo un’offerta completa e competitiva. Il cliente può scegliere tra diversi spessori di alluminio e sulle soluzioni pre-isolate».
In riferimento alla panoramica dei vostri prodotti, quali consigli darebbe ai progettisti e agli installatori?
«Avendo come cliente l’installatore facciamo il massimo per trasferire i suggerimenti che ci arrivano sui prodotti. Ad esempio, le tenute a stringere premontate ed i collettori con misuratori di portata sostituibili in esercizio sono molto apprezzati.
Ai progettisti oltre a quanto sopra vogliamo offrire soluzioni complete e semplici da adattare, come i vari kit di miscelazione per impianti a pavimento e i sistemi radianti abbinati alle pompe di calore inverter».
Dal punto di vista tecnologico, secondo lei, quali saranno gli sviluppi futuri?
«In termini di tubazioni multistrato, gli sviluppi andranno verso prodotti sempre più curati nei dettagli, impercettibili per l’installatore ma fondamentali per mantenere l’equilibrio tra gli strati che compongono il prodotto mantenendone basso il costo di produzione. Per quanto riguarda l’impiantistica a cui questo prodotto, credo si debba evolvere verso la semplicità, con semplicità intendo dare la possibilità a chiunque di ottimizzare consumi e comfort».
Quali sono le caratteristiche da considerare nella scelta tra le diverse tubazioni?
«Per un prodotto che può sembrare un semplice “tubo” le variabili sono veramente molte, prima di tutto va verificata la presenza o meno della reticolazione, indicata con “X” nella sigla PeX, quindi non presente in componenti come PeRT o PEHD. PeXa, PeXb e PeXc sono prodotti con processo di reticolazione diverso ma ormai equivalenti se ben realizzati. L’importante è portare il prodotto in fase di produzione ad un grado di reticolazione che eviti il processo stesso in esercizio, questo produrrebbe residui chimici maleodoranti. Importante anche lo spessore dell’alluminio che va scelto trovando un buon compromesso tra flessibilità e resistenza del tubo».
Può illustrare e motivare la scelta dei materiali, della tecnologia di reticolazione e di saldatura adottati per la produzione delle vs. tubazioni multistrato?
«L’azienda ha investito in un laboratorio di ultima generazione per assicurare che l’equilibrio tra plastiche, alluminio e collanti sia controllato in forma maniacale. I materiali sono scelti partendo dai risultati dei test. La reticolazione di tipo “b” è per noi la soluzione attualmente migliore dato che è perfettamente controllabile, fornisce una percentuale di legami atomici praticamente ideale ed è realizzabile internamente senza dover trasportare presso terzi il tubo e senza dover utilizzare soluzioni chimiche difficili da controllare».
Ci può spiegare cos'ha portato all'utilizzo del Pe-HD per lo strato esterno delle tubazioni Gerpex Gas e Gerpex con diametri superiori a 40mm?
«Faccio notare che Gerpex Gas DN 16 e 20 hanno il PeXb esterno, e stiamo completando la certificazione di DN 26 e 32 con le stesse caratteristiche. La scelta era stata fatta viste le basse temperature del gas in questo caso. Per i tubi superiori al DN 40, visto lo spessore di alluminio, lo strato esterno ha funzione solamente protettiva quindi la scelta è per noi giustificata da una riduzione di costo».
Quali sono le caratteristiche che contraddistinguono maggiormente i vostri prodotti?
«Per i sistemi di tenuta ad avvitamento abbiamo brevettato una tenuta fornita premontata, quindi una soluzione esclusiva apprezzata moltissimo. Un controllo molto stretto della reticolazione e prove frequentissime sul livello di adesione degli strati rendono il tubo altamente affidabile».
Cosa vi differenzia maggiormente dalla concorrenza e quali sono i vantaggi?
«I controlli di qualità sono serratissimi, ci imponiamo limiti molto più restrittivi di quanto richiedono le certificazioni. Ad esempio abbiamo installato delle telecamere per il controllo dello strato esterno che pochissimi utilizzano. Producendo tubo e raccordi abbiamo un’offerta completa e competitiva. Il cliente può scegliere tra diversi spessori di alluminio e sulle soluzioni pre-isolate».
In riferimento alla panoramica dei vostri prodotti, quali consigli darebbe ai progettisti e agli installatori?
«Avendo come cliente l’installatore facciamo il massimo per trasferire i suggerimenti che ci arrivano sui prodotti. Ad esempio, le tenute a stringere premontate ed i collettori con misuratori di portata sostituibili in esercizio sono molto apprezzati.
Ai progettisti oltre a quanto sopra vogliamo offrire soluzioni complete e semplici da adattare, come i vari kit di miscelazione per impianti a pavimento e i sistemi radianti abbinati alle pompe di calore inverter».
Dal punto di vista tecnologico, secondo lei, quali saranno gli sviluppi futuri?
«In termini di tubazioni multistrato, gli sviluppi andranno verso prodotti sempre più curati nei dettagli, impercettibili per l’installatore ma fondamentali per mantenere l’equilibrio tra gli strati che compongono il prodotto mantenendone basso il costo di produzione. Per quanto riguarda l’impiantistica a cui questo prodotto, credo si debba evolvere verso la semplicità, con semplicità intendo dare la possibilità a chiunque di ottimizzare consumi e comfort».
In questo Speciale
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