Speciale 138
Il rischio legionella: accorgimenti impiantistici e buone pratiche per abbatterlo
Alcuni contenuti di questo speciale:
Articolo
di Maurizio Cudicio
Le verifiche ambientali e impiantistiche periodiche contro il rischio legionella
Va evidenziato che la Legionella è un microrganismo appartenente al gruppo 2 di rischio come indicato nel Titolo X del dal DLgs n. 81 del 9 Aprile 2008 e s.m.i.
E’ necessario e fondamentale eseguire specifici campionamenti di matrice ambientale per stabilire se una struttura sia a rischio e per eseguire le opportune azioni correttive per evitare il contagio da legionella. E’ consigliabile provvedere alla disattivazione delle torri di raffreddamento o dei condensatori evaporativi almeno 20 minuti prima del prelievo dei campioni da inviare al laboratorio.
E’ necessario, pertanto provvedere al prelievo di campioni da parte di personale esperto, adeguatamente formato e soprattutto dotato di specifici DPI (Dispositivi di Protezione Individuale).
La buona riuscita dell’analisi dell’acqua dipende da un prelievo corretto, che deve essere effettuato o supervisionato da personale esperto opportunamente formato che conosca i rischi e le modalità di trasmissione del batterio, i fattori di rischio che ne favoriscono la proliferazione, la sopravvivenza e soprattutto la crescita, ma soprattutto le operazioni e le modalità operative che garantiscano la massima asepsi dei campioni.
Prima di effettuare il campionamento, è necessario raccogliere o aggiornare le seguenti informazioni relative all’impianto idrico od aeraulico oggetto del monitoraggio:

I campioni prelevati, vengono successivamente inviati a specifici laboratori adeguatamente attrezzati e dotati di cappe Biohazard di classe II con certificazione di conformità alla norma tecnica EN 12469.
I campioni prelevati devono essere consegnati immediatamente affinché l'analisi del rischio possa essere iniziata preferibilmente entro le 24 ore dal prelievo e trasportati a temperatura ambiente, al riparo dalla luce, avendo cura di separare i campioni di acqua calda da quelli di acqua fredda.
Trascorse le 24 ore i campioni devono essere conservati necessariamente +5°C ± 3°C e successivamente trasportati in un contenitore in grado di mantenere tale temperatura e consegnati in tempo utile affinché l'analisi venga iniziata il più presto possibile e comunque non oltre i 4 giorni dal prelievo
Modalità di prelievo
Di seguito si riportano le modalità di prelievo dei campioni:
RICERCA DELLA LEGIONELLA ALL’INTERNO DELL’IMPIANTO
Con un tampone sterile raccogliere il materiale depositato sulle superfici interne o esterne del punto terminale (effettuare il prelievo prima di aprire il flusso d’acqua, dopo aver smontato il rompi getto o il diffusore della doccia). Conservare il tampone in recipiente di vetro o altro materiale monouso (provetta) con tappo, contenente una piccola quantità (2-5 mL) di soluzione Ringer o Page o acqua sterile.

E’ necessario e fondamentale eseguire specifici campionamenti di matrice ambientale per stabilire se una struttura sia a rischio e per eseguire le opportune azioni correttive per evitare il contagio da legionella. E’ consigliabile provvedere alla disattivazione delle torri di raffreddamento o dei condensatori evaporativi almeno 20 minuti prima del prelievo dei campioni da inviare al laboratorio.
E’ necessario, pertanto provvedere al prelievo di campioni da parte di personale esperto, adeguatamente formato e soprattutto dotato di specifici DPI (Dispositivi di Protezione Individuale).
La buona riuscita dell’analisi dell’acqua dipende da un prelievo corretto, che deve essere effettuato o supervisionato da personale esperto opportunamente formato che conosca i rischi e le modalità di trasmissione del batterio, i fattori di rischio che ne favoriscono la proliferazione, la sopravvivenza e soprattutto la crescita, ma soprattutto le operazioni e le modalità operative che garantiscano la massima asepsi dei campioni.
Prima di effettuare il campionamento, è necessario raccogliere o aggiornare le seguenti informazioni relative all’impianto idrico od aeraulico oggetto del monitoraggio:
- Schema della rete idrica o aeraulica;
- Localizzazione della tubazione di alimentazione idrica alla rete e dei condotti aeraulici;
- Localizzazione degli eventuali serbatoi d’acqua calda e fredda e di tutti i sistemi che possano generare aerosol d’acqua;
- Verifica della presenza di linee di distribuzione idrica contraddistinte da stagnazione/scarso ricambio idrico (ad es. camere non utilizzate per tempi superiori ai 7 giorni);
- Analisi della vetustà dell’impianto;
- Presenza di sistemi di disinfezione in continuo installati sull’impianto idro-sanitario, (tipo di impianto, caratteristiche del disinfettante, modalità di monitoraggio delle concentrazioni del disinfettante, ecc.);
- Registro di manutenzione con tutti gli interventi ordinari e straordinari effettuati sugli impianti;

I campioni prelevati, vengono successivamente inviati a specifici laboratori adeguatamente attrezzati e dotati di cappe Biohazard di classe II con certificazione di conformità alla norma tecnica EN 12469.
I campioni prelevati devono essere consegnati immediatamente affinché l'analisi del rischio possa essere iniziata preferibilmente entro le 24 ore dal prelievo e trasportati a temperatura ambiente, al riparo dalla luce, avendo cura di separare i campioni di acqua calda da quelli di acqua fredda.
Trascorse le 24 ore i campioni devono essere conservati necessariamente +5°C ± 3°C e successivamente trasportati in un contenitore in grado di mantenere tale temperatura e consegnati in tempo utile affinché l'analisi venga iniziata il più presto possibile e comunque non oltre i 4 giorni dal prelievo
Modalità di prelievo
Di seguito si riportano le modalità di prelievo dei campioni:
ACQUA CALDA
RICERCA DELLA LEGIONELLA IN CONDIZIONI DI UTILIZZO
-
Volume di prelievo pari almeno a 1 litro
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Prelevare senza flambare o disinfettare al punto di sbocco e senza far scorrere precedentemente l'acqua
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Misurare e registrare la temperatura dell’acqua
RICERCA DELLA LEGIONELLA ALL’INTERNO DELL’IMPIANTO
-
Prima del prelievo è necessario far scorrere l'acqua per almeno un minuto
-
Successivamente procedere con la chiusura del flusso e flambare, se tecnicamente possibile, all’interno e all’esterno dello sbocco, oppure disinfettare con ipoclorito al 1% o etanolo al 70% lasciando agire il disinfettante almeno per 60 secondi
-
Provvedere a fare scorrere l’acqua ancora per almeno 1 minuto per rimuovere l’eventuale disinfettante
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Procedere alla misurazione della temperatura ponendo il termometro nel flusso d’acqua e aspettando il tempo necessario affinché raggiunga un valore pressoché costante
-
Procedere al prelievo del campione.
ACQUA FREDDA
RICERCA DELLA LEGIONELLA IN CONDIZIONI DI UTILIZZO
-
Prelevare senza flambare o disinfettare al punto di sbocco e senza far scorrere precedentemente l'acqua
-
Misurare la temperatura dell’acqua ponendo il termometro al centro del flusso.
-
Prelevare il campione.
RICERCA DELLA LEGIONELLA ALL’INTERNO DELL’IMPIANTO
-
Il prelievo deve essere eseguito seguendo quanto è stato descritto per l’acqua calda.
-
Se la temperatura dell’acqua nell’impianto è ≤ 20°C il numero di campioni può essere ridotto.
DEPOSITO E SEDIMENTI
- Prelevare dallo scarico oppure dal fondo della raccolta di acqua, una quantità > 5ml dopo aver eliminato l'acqua dall'alto.
- Raccogliere in recipienti sterili di vetro o altro materiale monouso.
INCROSTAZIONI
- Prelevare da tubature e serbatoi, staccando meccanicamente con bisturi sterile il materiale depositatosi all'interno
- Raccogliere in recipienti sterili di vetro o altro materiale monouso contenente una piccola quantità (2-5 ml) di soluzione Ringer o Page o acqua sterile.
BIOFILM
FILTRI
- Il controllo deve essere eseguito su filtri utilizzati da diverso tempo, e non su quelli lavati o sostituiti di recente.
- Prelevare il filtro (o una porzione di esso se è di grandi dimensioni) e conservarlo in un sacchetto di plastica sterile.

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