Una legge regionale in Toscana aggiorna i contributi da versare per la verifica di APE e impianti termici
La L.R. 6 luglio 2022, n.24 integra all’interno del SERT il registro dei medi impianti termici civili e stabilisce quali saranno i contributi da versare alla Regione per il controllo e la verifica degli APE
Il Consiglio Regionale della Toscana ha ritenuto necessario emanare una legge che andasse a modificare la precedente L.R. 24 febbraio 2005, n.39 riguardante le disposizioni in materia di energia, aggiornando le modalità di determinazione degli oneri e dei contributi dovuti per la verifica e il controllo sugli attestati di prestazione energetica (APE) degli impianti termici civili.
La Toscana aveva già precedentemente messo a disposizione il SERT, “Sistema Informativo per l'efficienza Energetica della Regione Toscana”, ovvero un archivio informatico regionale finalizzato alla raccolta di tutti i dati degli impianti di climatizzazione degli edifici presenti in Toscana e dei loro relativi accertamenti.
Il SERT è costituito da due moduli principali:
- Modulo del catasto degli impianti termici (modulo CIT): comprende il catasto degli impianti di climatizzazione e gli elenchi degli organismi e dei tecnici professionisti che dovranno effettuare le attività di ispezione sugli impianti termici;
- Modulo degli attestati di prestazione energetica (modulo APE): comprende l'archivio digitale degli APE e gli elenchi dei soggetti incaricati di svolgere le attività di attestazione della prestazione energetica degli edifici.
La nuova legge regionale 6 luglio 2022, n.24, mantenendosi sempre all’interno dei criteri di trasmissione dei dati tecnici stabiliti da ENEA, ha deciso di istituire anche un registro dei medi impianti termici civili che verrà integrato all’interno del modulo CIT, il quale includerà nuovamente l’accatastamento dei macchinari alimentati a biocombustibile solido, indipendentemente dalla loro potenzialità.
Per quanto riguarda le sanzioni amministrative, la L.R. 6 luglio 2022, n. 24 prevede delle multe da 1.000 fino a 6.000 euro a carico dei distributori di combustibile e di energia elettrica che non rispetteranno l’obbligo di trasmissione dei dati; mentre saranno applicate sanzioni pecuniarie da 60 a 360 euro per ogni rapporto di controllo dell’impianto che non verrà trasmesso al SERT.
Stando all’art.8 di questa normativa, la Regione Toscana avrà la facoltà di sospendere l’accesso al SERT per un periodo che va dai sette ai centottanta giorni nel caso in cui si rilevassero per più di cinque volte in un anno le seguenti irregolarità:
- Errore nella compilazione o trasmissione del rapporto di controllo di efficienza energetica dell'impianto termico;
- Errore nella compilazione o trasmissione degli attestati di prestazione energetica (APE);
- Errore relativo all’assolvimento dei contributi.
Con la Legge del 6 luglio 2022, n. 24 la Regione annuncia la decisione di porre a carico dei responsabili degli impianti termici un contributo da versare a partire del 1° Ottobre 2022 sia per le attività di accertamento che per le attività di ispezione, ripartendoli a seconda della mansione svolta.
Per i costi relativi alle attività di accertamento, la Regione Toscana ha stabilito che il soggetto preposto a effettuare il controllo debba versare una somma in denaro che potrà variare da un minimo di 5 euro a un massimo di 150 euro, a seconda della potenza dell’impianto.
Per le spese inerenti all’attività di ispezione, invece, la norma specifica che l’ente o il soggetto incaricato del controllo, dopo aver determinato della potenza dell’impianto, dovrà corrispondere un contributo alla Regione che varia dai 50 fino ai 1.500 euro.