Speciale 99
Legionella, le direttive del Ministero della Salute
Alcuni contenuti di questo speciale:
Articolo
di Cudicio Maurizio
Legionella: contagio, incubazione, sintomi e terapia
La legionella (legionella pneumophila, o legionella spp) è un batterio del genere gram-negativi erobi, particolarmente aggressivo e pericoloso, perché se non trattato adeguatamente e per tempo può portare alla morte, soprattutto per quegli individui che presentano una condizione sanitaria immuno-depressiva.
La legionella è presente negli ambienti acquatici naturali e artificiali, tra cui acque sorgive, acque termali, laghi, fiumi, serbatoi, tubature, fontane, piscine e più in generale dove c’è presenza di acqua.
Purtroppo, ancora oggi, si leggono sui quotidiani di numerosi casi sparsi in tutto il mondo di persone che contraggono il batterio della legionella, in edifici che dovrebbero essere luoghi o ambienti sicuri, come ad esempio alberghi o addirittura ospedali.
La legionella venne scoperta per la prima volta nel lontano 1976, anno in cui, durante un raduno di ex combattenti della guerra del Vietnam tenutosi in un albergo di Philadelfia – Stati Uniti, dei complessivi 2.000 partecipanti, poco più di duecento individui furono colpiti da una forma acuta e particolarmente resistente di polmonite acuta.
A seguito del contagio, ben trentaquattro persone persero la vita, al punto che alcuni ipotizzarono si potesse trattare di un attacco biologico russo.
Solo in seguito vennero scoperte le reali cause dei decessi. Si riscontrò, infatti, che tale infezione acuta era da addebitarsi all’azione di alcuni batteri, fino a quel momento sconosciuti, la cui incubazione si era sviluppata ed era cresciuta all’interno degli impianti di condizionamento.
A seguito di tale episodio, l'infezione prese appunto il nome di legionella. Indagini retrospettive attribuirono agli stessi batteri numerosi casi ed epidemie di polmonite acuta di cui non era stata identificata la causa.
Purtroppo, come già descritto in precedenza, gli effetti clinici dell’attacco di tale batterio si manifestano con sintomi del tutto paragonabili a quelli della polmonite, rendendo di fatto difficile una precisa, puntuale ed immediata identificazione. La terapia consiste nella somministrazione macrolide eritromicina, un antibiotico.
Dal punto di vista clinico, la legionella si può presentare sotto due forme, come riportato nella tabella successiva.
La legionellosi si contrae attraverso aerosol, ossia attraverso la respirazione di goccioline finissime. Non costituisce alcun pericolo bere acqua nella quale è presente il batterio della legionella, e il contagio non può avvenire nemmeno tra uomo e uomo.
I casi registrati di contagio della legionella continuano ad essere elevati. Basti pensare che in America i casi notificati ogni anno ammontano a circa 11.000, mentre solo in Italia si registrano circa 150 casi, anche se esistono validi motivi che lasciano supporre che la realtà si attesti su un numero 10 volte superiore.
Data la pericolosità della malattia, nella maggior parte dei paesi europei è fatto obbligo di notificare i casi di legionellosi alle competenti Autorità Sanitarie. In Italia è prevista la notifica obbligatoria in classe II del D.M. 15/12/90.
Ogni anno i dati relativi ai casi notificati vengono pubblicati sul Bollettino Epidemiologico del Ministero della Sanità, ripartiti per regione, provincia e sesso.
Le strutture a maggiore rischio sanitario sono:
In Italia sono state recentemente aggiornate dal Ministero della Salute le Linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi, approvato in Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 7 Maggio 2015.
Il documento riunisce, aggiorna e integra tutte le indicazioni riportate nelle precedenti linee guida nazionali e normative, e più precisamente:
Nel corso degli anni è stato necessario rivedere la convinzione che il batterio si sviluppasse nelle torri evaporative e nelle unità trattamento aria, lasciando supporre che la veicolazione e diffusione avvenisse attraverso gli impianti di climatizzazione, proprio per il fatto che risultano essere a rischio tutti quegli impianti nei quali si possano presentare le condizioni riportate in precedenza.
Un elenco degli impianti a maggiore rischio è riportato nel PDF in allegato.
La legionella è presente negli ambienti acquatici naturali e artificiali, tra cui acque sorgive, acque termali, laghi, fiumi, serbatoi, tubature, fontane, piscine e più in generale dove c’è presenza di acqua.
Purtroppo, ancora oggi, si leggono sui quotidiani di numerosi casi sparsi in tutto il mondo di persone che contraggono il batterio della legionella, in edifici che dovrebbero essere luoghi o ambienti sicuri, come ad esempio alberghi o addirittura ospedali.
La legionella venne scoperta per la prima volta nel lontano 1976, anno in cui, durante un raduno di ex combattenti della guerra del Vietnam tenutosi in un albergo di Philadelfia – Stati Uniti, dei complessivi 2.000 partecipanti, poco più di duecento individui furono colpiti da una forma acuta e particolarmente resistente di polmonite acuta.
A seguito del contagio, ben trentaquattro persone persero la vita, al punto che alcuni ipotizzarono si potesse trattare di un attacco biologico russo.
Solo in seguito vennero scoperte le reali cause dei decessi. Si riscontrò, infatti, che tale infezione acuta era da addebitarsi all’azione di alcuni batteri, fino a quel momento sconosciuti, la cui incubazione si era sviluppata ed era cresciuta all’interno degli impianti di condizionamento.
A seguito di tale episodio, l'infezione prese appunto il nome di legionella. Indagini retrospettive attribuirono agli stessi batteri numerosi casi ed epidemie di polmonite acuta di cui non era stata identificata la causa.
Purtroppo, come già descritto in precedenza, gli effetti clinici dell’attacco di tale batterio si manifestano con sintomi del tutto paragonabili a quelli della polmonite, rendendo di fatto difficile una precisa, puntuale ed immediata identificazione. La terapia consiste nella somministrazione macrolide eritromicina, un antibiotico.
Dal punto di vista clinico, la legionella si può presentare sotto due forme, come riportato nella tabella successiva.
FORME CLINICHE DI LEGIONELLOSI
LA FEBBRE DI PONTIAC | LA MALATTIA DEL LEGIONARIO |
Si manifesta dopo un periodo di incubazione variabile da 1 a 2 giorni, ed è caratterizzata da:
Non c’è polmonite, anche se in alcuni casi è presente la tosse. Questa forma di legionellosi è spesso scambiata per una normale influenza. Può non richiedere terapia antibiotica, né ricovero in ospedale. |
Si manifesta dopo un periodo di incubazione variabile da 2 a 10 giorni, mediamente 5 o 6 giorni. Può comportare:
È un’infezione che non si distingue chiaramente da altre forme, atipiche o batteriche, di polmonite. La terapia si basa sul trattamento con antibiotici oltre alle normali misure di supporto respiratorio o sistemico. La malattia, specie se diagnosticata tardi, o insorta in soggetti molto deboli, può portare al decesso. |
Trasmissione della legionella
La legionellosi colpisce in modo particolare i soggetti immuno-depressi, ma può colpire anche soggetti sani. I fattori di maggiore importanza che predispongono il soggetto alla contrazione della malattia sono i seguenti:- L’immunodeficienza;
- Le malattie croniche;
- Il fumo;
- L’etilismo;
- L’età;
- Il sesso del paziente.
La legionellosi si contrae attraverso aerosol, ossia attraverso la respirazione di goccioline finissime. Non costituisce alcun pericolo bere acqua nella quale è presente il batterio della legionella, e il contagio non può avvenire nemmeno tra uomo e uomo.
I casi registrati di contagio della legionella continuano ad essere elevati. Basti pensare che in America i casi notificati ogni anno ammontano a circa 11.000, mentre solo in Italia si registrano circa 150 casi, anche se esistono validi motivi che lasciano supporre che la realtà si attesti su un numero 10 volte superiore.
Data la pericolosità della malattia, nella maggior parte dei paesi europei è fatto obbligo di notificare i casi di legionellosi alle competenti Autorità Sanitarie. In Italia è prevista la notifica obbligatoria in classe II del D.M. 15/12/90.
Ogni anno i dati relativi ai casi notificati vengono pubblicati sul Bollettino Epidemiologico del Ministero della Sanità, ripartiti per regione, provincia e sesso.
Le strutture a maggiore rischio sanitario sono:
- Ospedali, cliniche, case di cura e simili;
- Edifici con torri di raffreddamento;
- Fontane decorative e cascate artificiali;
- Alberghi, caserme, campeggi e strutture ricettive in genere;
- Impianti per attività sportive e scolastiche;
- Piscine;
- Stabilimenti termali.
In Italia sono state recentemente aggiornate dal Ministero della Salute le Linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi, approvato in Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 7 Maggio 2015.
Il documento riunisce, aggiorna e integra tutte le indicazioni riportate nelle precedenti linee guida nazionali e normative, e più precisamente:
- Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi, pubblicate in G.U. del 5 maggio 2000;
- Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-recettive e termali;
- Linee guida recanti indicazioni ai laboratori con attività di diagnosi microbiologica e controllo ambientale della legionellosi (G.U. n 28 del 4 Febbraio 2005 e G.U. n 29 del 5 Febbraio 2005).
- Le linee guida sono state aggiornate alla luce delle nuove conoscenze scientifiche, con l’ausilio tecnico-scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità e di figure istituzionali esperte del settore.
Sviluppo e proliferazione della legionella
Il batterio della legionella, si sviluppa in determinate condizioni ambientali, che devono sussistere contemporaneamente affinché lo stesso possa diventare pericoloso per la salute delle persone.Nel corso degli anni è stato necessario rivedere la convinzione che il batterio si sviluppasse nelle torri evaporative e nelle unità trattamento aria, lasciando supporre che la veicolazione e diffusione avvenisse attraverso gli impianti di climatizzazione, proprio per il fatto che risultano essere a rischio tutti quegli impianti nei quali si possano presentare le condizioni riportate in precedenza.
Un elenco degli impianti a maggiore rischio è riportato nel PDF in allegato.
In questo Speciale
La normativa e le nuove linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionella negli impianti
Le linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi, emanate dal Minister...