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Legionellosi: la manutenzione e la corretta progettazione degli impianti ne riducono la diffusione
Sono state approvate, in Conferenza Stato-Regioni dello scorso 7 Maggio, le “Linee Guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi”. È fondamentale la manutenzione degli impianti idro-sanitari e aeraulici.
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Le nuove “Linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi” sono state approvate in sede di Conferenza Stato-Regioni tenutasi a Roma lo scorso 7 Maggio. La corretta progettazione e realizzazione degli impianti idro-sanitari, di condizionamento, di raffreddamento, di distribuzione delle acque termali e l’adozione di misure preventive atte a evitare la diffusione del batterio Legionella, sono argomenti centrali trattati nel documento.
Le Linee Guida, nate dal lavoro di un gruppo di medici e ricercatori esperti, sono il risultato di conoscenze e studi approfonditi in materia, e prendono ispirazione da altre linee guida internazionali (WHO), europee (EWGLI) e nazionali/regionali (Regione Emilia Romagna).
Inoltre, questo nuovo documento va ad aggiornare e sostituire in toto altri tre documenti prodotti in passato, che già si preoccupavano di affrontare il problema della diffusione del batterio Legionella: “Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi” (2000); “Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-recettive e termali” (2005); “Linee guida recanti indicazioni ai laboratori con attività di diagnosi microbiologica e controllo ambientale della legionellosi” (2005).
Il documento recante le nuove Linee Guida, dunque, descrive nel dettaglio il batterio e le conseguenze nel contrarlo; le fonti di trasmissione, i rischi e le modalità di infezione; i sintomi e il manifestarsi della malattia; i metodi di diagnosi in laboratorio e la terapia.
In particolare, poi, il documento approfondisce i rischi legati alla trasmissione del batterio e i luoghi che favoriscono la sua diffusione. Si parla di strutture turistico-recettive; stabilimenti termali; strutture sanitarie e delle problematiche legate al sistema idrico. Sistema idrico che, se correttamente progettato e oggetto di apposita manutenzione, dovrebbe, quantomeno, ridurre il rischio di diffusione del batterio Legionella.
Certo, l’adozione di queste misure e il rispetto delle normative per la costruzione e la manutenzione degli impianti non possono risolvere il problema della Legionella, ma le buone pratiche possono contribuire a limitarne i danni.
In allegato il testo delle Linee Guida pubblicate dal Ministero della Sanità.
Le Linee Guida, nate dal lavoro di un gruppo di medici e ricercatori esperti, sono il risultato di conoscenze e studi approfonditi in materia, e prendono ispirazione da altre linee guida internazionali (WHO), europee (EWGLI) e nazionali/regionali (Regione Emilia Romagna).
Inoltre, questo nuovo documento va ad aggiornare e sostituire in toto altri tre documenti prodotti in passato, che già si preoccupavano di affrontare il problema della diffusione del batterio Legionella: “Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi” (2000); “Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-recettive e termali” (2005); “Linee guida recanti indicazioni ai laboratori con attività di diagnosi microbiologica e controllo ambientale della legionellosi” (2005).
Il documento recante le nuove Linee Guida, dunque, descrive nel dettaglio il batterio e le conseguenze nel contrarlo; le fonti di trasmissione, i rischi e le modalità di infezione; i sintomi e il manifestarsi della malattia; i metodi di diagnosi in laboratorio e la terapia.
In particolare, poi, il documento approfondisce i rischi legati alla trasmissione del batterio e i luoghi che favoriscono la sua diffusione. Si parla di strutture turistico-recettive; stabilimenti termali; strutture sanitarie e delle problematiche legate al sistema idrico. Sistema idrico che, se correttamente progettato e oggetto di apposita manutenzione, dovrebbe, quantomeno, ridurre il rischio di diffusione del batterio Legionella.
Ma quali sono i metodi di prevenzione dalle infezioni indicati nelle Linee Guida?
- Progettare e realizzare correttamente gli impianti che implicano riscaldamento dell’acqua e/o la sua nebulizzazione, in particolare gli impianti idro-sanitari, gli impianti aeraulici, gli impianti di condizionamento con umidificazione dell’aria ad acqua, gli impianti di raffreddamento a torri evaporative o a condensatori evaporativi, gli impianti che distribuiscono ed erogano acque termali, le piscine e le vasche idromassaggio;
- Adottare misure preventive, come manutenzione e disinfezione, che combattano la diffusione del batterio.
Certo, l’adozione di queste misure e il rispetto delle normative per la costruzione e la manutenzione degli impianti non possono risolvere il problema della Legionella, ma le buone pratiche possono contribuire a limitarne i danni.
In allegato il testo delle Linee Guida pubblicate dal Ministero della Sanità.