Focus Efficienza Energetica

Aircon Srl 28.01.2011
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Nastri radianti: il miglior sistema di riscaldamento per i grandi impianti

I motivi sono: i bassi consumi energetici e la sicurezza che da la parte gas-bruciatore  tutta esterna.

Il principio di funzionamento è l’irraggiamento di calore dall’alto emesso da una condotta tubolare che, all’interno del capannone, si snoda nella forma adeguata per riscaldare uniformemente tutta la superficie, e da un sistema automatico di regolazione.

Il sistema Ecoline di Aircon si compone essenzialmente di una unità di produzione del calore di potenza variabile tra i 50 e i 240 KW da posizionare all’esterno, da questo generatore di calore parte la condotta radiante,; questa condotta, che costituisce un circuito chiuso e in depressione rispetto all’ambiente, è composta da un telaio che contiene due tubi (di diametro 250 o 300 mm, secondo la potenzialità del bruciatore), racchiusi sopra e nei due lati da  uno spesso strato di materiale isolante. Solo la parte inferiore dei tubi non è isolata e rappresenta la parte radiante del sistema.

Il gruppo di combustione svolge le funzioni di generare del calore tramite un bruciatore a gas e di far eseguire per mezzo di un ventilatore, il ricircolo continuo del fluido vettore all’interno del nastro radiante emittente, stagno ed in depressione rispetto all’ambiente riscaldato.
La estrema flessibilità del sistema consente di adattare il nastro radiante a qualsiasi esigenza di percorso richiesta all’interno degli edifici, con curve a 90°, 180° e diramazioni a “T” e “L” sia in orizzontale che in verticale.
Il percorso di ogni singolo nastro può raggiungere lunghezze massime di 140 metri; a tale proposito è da tenere presente che ogni deviazione a 90° e 180° equivale  a 12 metri di nastro radiante.

La temperatura della superficie emittente dei tubi può variare fra un minimo di 150 ed un max. di 300° C, a seconda delle condizioni di progetto. Un opportuno termostato limite consente comunque di tarare la temperatura superficiale max. dei tubi a valori prefissati indicati sia dall’altezza d’installazione dei nastri radianti, che dal tipo di lavorazioni e materiali in deposito nell’ambiente.

La temperatura di emissione deve essere direttamente proporzionale all’altezza, maggiore l’altezza di installazione, maggiore deve essere la  temperatura di emissione per potere raggiungere l’irraggiamento medio complessivo ( diretto e riflesso) che è la condizione ideale di benessere e di minore spreco di energia.

Poiché al di sotto di un determinato valore della temperatura superficiale, l’efficienza dell’impianto subisce una diminuzione notevole, è preferibile adottare la soluzione che prevede lo spegnimento del gruppo a intervalli definiti (dal termostato o dall’orologio), con tale soluzione si evita di sprecare energia dal camino.

Tutto il circuito radiante in è depressione ai fini di avere la massima sicurezza per l’ambiente da riscaldare, rotture accidentali del circuito infatti, non sono pericolose in quanto interrompendo la depressione causano il blocco del bruciatore.

Il controllo del comfort ambientale legato sia alla temperatura dell’aria che alla temperatura media radiante è affidato a delle sonde globotermostato poste in ambiente, le quali, tramite il quadro elettrico di comando e controllo, intervengono sul funzionamento del singolo bruciatore interrompendo portata termica e controllandone l’accensione e lo spegnimento in funzione della temperatura esterna e della impostazione relativa all’orario di lavoro.

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