Nel 2022 saranno installati nuovi impianti FER per una potenza di 5,1 GW
I dati TERNA sulle FER in Italia: la potenza installata nel 2022 raggiungerà i 5,1 GW
Il Ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha recentemente annunciato al Parlamento che al ministero sono già pervenute richieste di allacciamento di impianti Fer per 5,1 GW.
Lo stesso dato è stato poi confermato dai dati Terna condivisi online dal Ministero, che illustra una proiezione della prossima potenza da rinnovabili che sarà installata nel nostro Paese.
Stando ai dati Terna, nel 2021 gli impianti FER in esercizio avevano una potenza globale di 1,36 GW, che si stima sarà triplicata nel 2022 raggiungendo 5,1 GW.
Fino al mese di aprile sono stati completati e attivati impianti per 0,64 MW e a breve saranno allacciati alla rete AT altri 0,68 GW che hanno vinto le prime aste GSE dell’anno.
La maggior parte dell’incremento previsto è da fonte solare, con un insieme di nuovi impianti per una potenza complessiva di 3,37 GW nel 2022. Di questi, 2,8 GW sono su rete di distribuzione, con impianti medi e piccoli, fino a 1 MW, che beneficiano delle semplificazioni autorizzative.
Sulla base dei dati raccolti sui nuovi impianti autorizzati è già noto che nel 2023 entreranno in esercizio nuovi impianti Fer per 2,1 GW e 1,1 GW nel 2024, per una potenza autorizzata complessiva di oltre 8GW da quando il Governo ha avviato l’azione di accelerazione delle rinnovabili.
Un dato particolarmente interessante relativo alla potenza complessiva installata nel 2022, che sarà 2,5 volte il totale connesso nei due anni precedenti (2020 e 2021).
Questa spinta particolarmente intensa è stata provocata:
- dalla velocizzazione del processo di autorizzazione VIA, ottenuto grazie alla creazione della VIA Fast Track, che dal 18/01/22 (data di costituzione) ha esaminato ben 122 progetti, approvandone 103 e rigettandone 17;
- dallo sblocco dei progetti bloccati dalle sovraintendenze per l’autorizzazione paesaggistica grazie all’utilizzo dei poteri sostitutivi del Governo.
- dalla velocizzazione dei processi di realizzazione per gli impianti che non passano dalle aste GSE e quindi non vengono incentivati ma seguono solo il libero mercato e seguono processi autorizzativi diversi o semplificazioni (come nel caso dell’autoconsumo).
Le stime Terna considerano un rendimento di:
- 5,5 TWh in 1500 ore l’anno da impianti solari;
- 2,2 TWh in 2000 ore da impianti eolici;
- 1,9 TWh in 6500 ore da impianti geotermici e a biogas,
per gli impianti rinnovabili che saranno connessi nel 2022. A questi andranno poi aggiunti circa 5,3 TWh prodotti nei successivi 24 mesi sulla base delle iniziative TER già autorizzate, che equivarranno ad un risparmio di gas superiore a 3 miliardi di metri cubi.
Tutte queste stime, naturalmente, si riferiscono ai dati raccolti nei primi mesi del 2022 e un’ulteriore spinta alla crescita delle FER in Italia potrebbe arrivare in seguito a un’ulteriore semplificazione delle misure da parte del Governo e al raggiungimento di una situazione di regime.
Terna preannuncia infine che sono in uno stato di sviluppo avanzato iniziative per circa 24 GW su rete AT-AAT, di cui 12,4 GW da impianti solari e 10,7 GW da impianti eolici, che una volta ottenuto il titolo autorizzativo potranno andare ad aumentare il numero di progetti che entreranno in esercizio nei prossimi anni.