Nel 2023 solare ed eolico sono aumentati dell’85% e del 60%. Le nuove prospettive nell’ultimo rapporto IEA
Nonostante i progressi, la distribuzione delle energie pulite è rimasta esclusivamente nei Paesi sviluppati
Nel 2023, l’energia rinnovabile ha raggiunto notevoli traguardi, con incrementi nell’installazione di impianti fotovoltaici e eolici che hanno visto rispettivamente un aumento dell’85% e del 60%, toccando quasi i 540 GW di nuova capacità.
Nonostante questi progressi, la distribuzione delle energie pulite è rimasta prevalentemente confinata nelle economie sviluppate e alla Cina, lasciando il resto del mondo notevolmente indietro.
Eolico e solare: Cina e Paesi sviluppati monopolizzano il 90% dei nuovi impianti
Queste regioni hanno monopolizzato il 90% dei nuovi impianti eolico e solare e oltre il 95% del mercato globale delle auto elettriche, le cui vendite sono salite del 35% arrivando a 14 milioni di unità.
Al contrario, le pompe di calore hanno visto un leggero declino nelle vendite a causa della cautela dei consumatori di fronte a grandi spese e a una lieve diminuzione delle preoccupazioni per i costi del gas, sottolineando la necessità di politiche di supporto. Le nuove capacità nucleari hanno subito una flessione, attestandosi a 5,5 GW, ma tali variazioni annuali sono meno rilevanti data la lunghezza dei tempi di sviluppo nel nucleare, che ha visto l’avvio di 5 nuovi progetti nel 2023.
L’incremento delle capacità degli elettrolizzatori di idrogeno ha fatto registrare un’impressionante crescita del 360%, sebbene partendo da una base minima, con la Cina in prima linea e gli USA che incrementano i loro sforzi. Tuttavia, l’efficienza energetica è rimasta indietro, con un miglioramento dell’intensità energetica solo dell’1% nel 2023, ben al di sotto dell’obiettivo della COP28.
Le 5 tecnologie chiave per le energie pulite hanno contributo a evitare 25EJ di combustibili fossili
Dall’inizio dei programmi di stimolo post-Covid nel 2019, si è assistito a un’accelerazione significativa nelle energie rinnovabili, superando la crescita dei combustibili fossili. Questo ha portato a una produzione di energia a basso impatto di circa 1800 TWh, nonostante il calo dell’energia idroelettrica e nucleare.
Le 5 tecnologie chiave per le energie pulite hanno contribuito a evitare un consumo annuo di energia da combustibili fossili di circa 25EJ, equivalente al 5% del fabbisogno globale o quasi alla domanda totale di energia di Giappone e Corea.
Le tecnologie solare ed eolica hanno giocato un ruolo fondamentale nella riduzione della domanda di carbone, evitando rispettivamente circa 320 e 235 Mtce all’anno, mentre l’eolico e il fotovoltaico hanno contribuito maggiormente anche alla riduzione della domanda di gas naturale, insieme a un contributo significativo delle pompe di calore e dell’energia nucleare. Le auto elettriche, infine, hanno avuto un impatto sostanziale nel contenere la domanda di petrolio, contribuendo a mantenere il consumo al di sotto dei livelli pre-pandemia.