Speciale 103
Il trattamento dell'acqua: riscaldamento, climatizzazione e riciclo
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Norma UNI 8065, i limiti dei parametri chimici e chimico-fisici delle acque negli impianti termici
La norma UNI 8065 del 1989 è la norma di riferimento per il trattamento dell'acqua negli impianti termici ad uso civile e fissa i parametri per prevenire fenomeni di incrostazioni e corrosione all’interno degli impianti. Nello specifico la norma stabilisce i limiti dei parametri chimici e chimico-fisici delle acque negli impianti termici ad uso civile, con l’obiettivo finale di ottimizzarne il rendimento e la sicurezza, di preservarli nel tempo, di assicurare durata e regolarità di funzionamento anche alle apparecchiature ausiliarie e di minimizzare i consumi energetici.
All’interno della norma UNI 8065 vengono date indicazioni per una corretta progettazione e realizzazione dei sistemi di trattamento dell'acqua e vengono precisati i metodi di controllo per una corretta gestione dei sistemi di trattamento adottati. Non ultimo, vengono definite le responsabilità in capo a committenti, fornitori e conduttori degli impianti.
Caratteristiche dell’acqua per impianti termici
La norma UNI 8065 stabilisce e prescrive i limiti chimico fisici dell’acqua contenuta nell’impianto, utilizzata durante l’esercizio per l’alimentazione degli impianti e per i successivi rabbocchi. È necessario, quindi, provvedere all’analisi iniziale per determinare le reali caratteristiche dell’acqua, al fine di tarare l’impianto di trattamento per ottenere i limiti prescrittivi impartiti.
Il gestore dell’impianto avrà l’obbligo di mantenere nel tempo i limiti e le caratteristiche delle acque, effettuando i controlli necessari e gli interventi conseguenti.
Nel caso in cui l'impianto di riscaldamento sia costituito da un generatore di calore utilizzato anche per la produzione di acqua calda sanitaria, è necessario rispettare le prescrizioni specifiche impartite per gli impianti di produzione acqua calda sanitaria.
Gli impianti di trattamento devono essere installati a monte degli impianti da proteggere, sulle tubazioni di carico e reintegro, per potere trattare sia l’acqua di primo riempimento, che quella di rabbocchi successivi. Il punto di immissione dei condizionanti deve essere previsto in modo da poter garantire la necessaria rapidità di azione.
Il punto ideale nel quale collocare l’immissione dei prodotti e, più in generale, dei sistemi di trattamento, è nel flusso principale in una zona di massima turbolenza.
L’acqua di riempimento e rabbocco deve avere le seguenti caratteristiche:
L’acqua interna al circuito deve avere le seguenti caratteristiche:
Gli impianti di trattamento devono essere installati a monte della vasca di recupero delle condense sulla linea dell’acqua di rabbocco. Il punto di immissione dei condizionanti dipende dal tipo di condizionamento utilizzato. L’iniezione dei condizionanti ad azione filmante, come il dosaggio di poliammine, può essere effettuata automaticamente, sia sulla tubazione di reintegro, che su quella di carico della caldaia. L’iniezione dei condizionanti diversi dai precedenti deve essere effettuata solo sulla tubazione di carico a monte o a valle della pompa e non può essere automatizzata.
L’acqua di alimento deve possedere la seguenti caratteristiche, da rilevare a valle della pompa di carico del generatore di vapore:
L’acqua presente nel generatore di calore deve avere le seguenti caratteristiche:
All’interno della norma UNI 8065 vengono date indicazioni per una corretta progettazione e realizzazione dei sistemi di trattamento dell'acqua e vengono precisati i metodi di controllo per una corretta gestione dei sistemi di trattamento adottati. Non ultimo, vengono definite le responsabilità in capo a committenti, fornitori e conduttori degli impianti.
Caratteristiche dell’acqua per impianti termici
La norma UNI 8065 stabilisce e prescrive i limiti chimico fisici dell’acqua contenuta nell’impianto, utilizzata durante l’esercizio per l’alimentazione degli impianti e per i successivi rabbocchi. È necessario, quindi, provvedere all’analisi iniziale per determinare le reali caratteristiche dell’acqua, al fine di tarare l’impianto di trattamento per ottenere i limiti prescrittivi impartiti.
Il gestore dell’impianto avrà l’obbligo di mantenere nel tempo i limiti e le caratteristiche delle acque, effettuando i controlli necessari e gli interventi conseguenti.
Impianto di riscaldamento ad acqua calda
Impianti di riscaldamento | |
Tutti gli impianti | Condizionamento chimico |
Impianti con Potenza > 350 kW | • Filtro di sicurezza • Addolcitore se la durezza dell’acqua è maggiore di 15° francesi |
Impianto con potenza < 350 kW | Addolcitore se la durezza dell’acqua è maggiore di 35° francesi |
Nel caso in cui l'impianto di riscaldamento sia costituito da un generatore di calore utilizzato anche per la produzione di acqua calda sanitaria, è necessario rispettare le prescrizioni specifiche impartite per gli impianti di produzione acqua calda sanitaria.
Gli impianti di trattamento devono essere installati a monte degli impianti da proteggere, sulle tubazioni di carico e reintegro, per potere trattare sia l’acqua di primo riempimento, che quella di rabbocchi successivi. Il punto di immissione dei condizionanti deve essere previsto in modo da poter garantire la necessaria rapidità di azione.
Il punto ideale nel quale collocare l’immissione dei prodotti e, più in generale, dei sistemi di trattamento, è nel flusso principale in una zona di massima turbolenza.
L’acqua di riempimento e rabbocco deve avere le seguenti caratteristiche:
- Aspetto limpido;
- Durezza totale minore di 15° f.
L’acqua interna al circuito deve avere le seguenti caratteristiche:
- Aspetto possibilmente limpido;
- pH maggiore di 7. Nel caso in cui l’impianto sia caratterizzato dalla presenza di radiatori a elementi di alluminio o leghe leggere, il pH deve essere anche minore di 8;
- Ferro dal fornitore < 0,5 mg/kg. Nel caso in cui venga rilevato un valore più elevato, è prevedibile che siano in atto fenomeni corrosivi che richiedono specifici interventi correttivi e risananti;
- Rame < 0,1 mg/kg. Nel caso in cui venga rilevato un valore più elevato, è prevedibile che siano in atto fenomeni corrosivi che richiedono specifici interventi correttivi e risananti.
Caldaie a vapore a bassa pressione
Caldaie a vapore | |
Tutti gli impianti | • Filtro di sicurezza • Addolcitore per garantire un grado di durezza a valle al di sotto di 0,5°f • Condizionatore chimico |
Gli impianti di trattamento devono essere installati a monte della vasca di recupero delle condense sulla linea dell’acqua di rabbocco. Il punto di immissione dei condizionanti dipende dal tipo di condizionamento utilizzato. L’iniezione dei condizionanti ad azione filmante, come il dosaggio di poliammine, può essere effettuata automaticamente, sia sulla tubazione di reintegro, che su quella di carico della caldaia. L’iniezione dei condizionanti diversi dai precedenti deve essere effettuata solo sulla tubazione di carico a monte o a valle della pompa e non può essere automatizzata.
L’acqua di alimento deve possedere la seguenti caratteristiche, da rilevare a valle della pompa di carico del generatore di vapore:
- Aspetto limpido;
- pH compreso tra 7 e 9,5;
- Durezza totale: < 0,5° f;
- Ferro come < 0,1 mg/kg. Nel caso in cui venga rilevato un valore più elevato, è prevedibile che siano in atto fenomeni corrosivi che richiedono specifici interventi correttivi e risananti;
- Rame < 0,05 mg/kg. Nel caso in cui venga rilevato un valore più elevato, è prevedibile che siano in atto fenomeni corrosivi che richiedono specifici interventi correttivi e risananti.
L’acqua presente nel generatore di calore deve avere le seguenti caratteristiche:
- Aspetto possibilmente limpido, incolore e priva di schiuma persistente;
- pH compreso tra 8,5 e 11,5;
- Alcalinità P < 800 mg/kg;
- Residuo fisso a 180°C < 4000 mg/kg oppure conducibilità elettrica: < 7000 μS/cm;
- Ferro totale < 0,5 mg/kg. Nel caso in cui venga rilevato un valore più elevato, è prevedibile che siano in atto fenomeni corrosivi che richiedono specifici interventi correttivi e risananti.
In questo Speciale
Normativa per il trattamento acqua
DPR n. 74/2013, Decreto 7 Febbraio 2012, n. 25 e DPR 59/2009: tre normative fondamentali p...