Novità per le celle solari in perovskite
Il Centro per l'energia solare ibrida e organica (CHOSE) di Roma ha sviluppato un innovativo metodo di deposizione per le celle solari in perovskite che migliora le prestazioni in maniera economica, utilizzando un semplice foglio di carta

Il Centro per l'energia solare ibrida e organica (CHOSE), istituito dalla Regione Lazio e dall’Università di Roma Tor Vergata con lo scopo di creare un centro di eccellenza nel campo della fotovoltaico di nuova generazione grazie anche alla collaborazione con istituti e aziende sia a livello nazionale che internazionale, ha da poco pubblicato i risultati di una ricerca che ha portato delle importanti novità per le celle solari in perovskite.
Un team di ricercatori dell’ateneo romano e dell'iraniana Università di Zanjan ha infatti sviluppato un nuovo metodo che utilizza un semplice foglio di carta per depositare i film di perovskite senza alcuna costosa attrezzatura.
Come si ottengono alte prestazioni con questo metodo estremamente economico? Il segreto di questa ricerca, pubblicata nella rivista scientifica iScience, sta nell’immergere un applicatore di carta in un antisolvente che permette di migliorare la qualità morfologica delle pellicole semiconduttive in perovskite, raddoppiando l'efficienza rispetto a quando lo si utilizza a secco.
Il metodo è nato dal fatto che una stagista ha notato che lasciando un pezzo di carta da pulizia imbevuta di solvente su una pellicola di perovskite bagnata, questa è diventata di colore marrone, trasformandosi in quello che sembrava una pellicola semiconduttiva in perovskite piuttosto promettente. Dopo vari tentativi, è stato osservato che la carta, rispetto ad altri applicatori morbidi, era il materiale migliore, poiché possiede la giusta porosità e levigatezza per una deposizione delle pellicole di alta qualità.
I ricercatori del centro CHOSE di Roma hanno quindi dimostrano che impregnare la carta utilizzata come applicatore in un antisolvente aumenta l’efficienza di conversione di energia delle celle solari dell'82% rispetto alle celle solari dove l'applicazione della pellicola in perovskite è effettuata con un foglio di carta secca.
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