Nuovi incentivi per le Regioni: il MASE sostiene la crescita delle energie rinnovabili
Il MASE ha stanziato oltre 38 milioni di euro per incentivare le Regioni nello sviluppo di impianti da fonti rinnovabili, favorendo la transizione energetica e l'autoconsumo.

Per accelerare la transizione energetica e promuovere l’adozione di fonti rinnovabili, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha stanziato oltre 38 milioni di euro per finanziare progetti innovativi sul territorio nazionale.
Il recente “Decreto Progetti Esemplari FER” punta a incentivare lo sviluppo di impianti per la produzione di energia verde, con particolare attenzione alle soluzioni integrate con sistemi di accumulo e ai modelli di autoconsumo collettivo.
L’iniziativa rappresenta un’opportunità significativa per le Regioni, che potranno beneficiare di risorse economiche mirate per rafforzare la sostenibilità e ridurre l’impatto ambientale.
Fondi per progetti innovativi di energia rinnovabile
Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha introdotto un nuovo programma di incentivi per le Regioni che ospitano impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il cosiddetto "Decreto Progetti Esemplari FER", pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 febbraio 2025, mette a disposizione oltre 38 milioni di euro per sostenere la transizione energetica nazionale e favorire lo sviluppo di modelli di autoconsumo. L'iniziativa è in linea con il Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC) e punta a rafforzare il processo di decarbonizzazione del Paese.
Gli incentivi sono destinati a progetti esemplari che prevedano l'installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, con una particolare preferenza per quelli che includono sistemi di accumulo. Un'attenzione speciale è rivolta alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e a iniziative che promuovano l'autoconsumo collettivo. Le risorse verranno assegnate sulla base della potenza installata, espressa in megawatt (MW), secondo i criteri definiti nella Tabella A del DM 21 giugno 2024.
Accesso ai finanziamenti e criteri di assegnazione
Per poter beneficiare del finanziamento, i progetti dovranno essere realizzati da Enti pubblici su aree di loro proprietà o disponibilità. Il contributo potrà coprire fino all'80% delle spese sostenute per l'implementazione delle infrastrutture. Oltre alla realizzazione degli impianti, le iniziative dovranno prevedere attività di sensibilizzazione e informazione per favorire la diffusione delle energie rinnovabili e l'accettazione pubblica delle nuove tecnologie.
Le Regioni riceveranno importi variabili, con un minimo di 300.000 euro e un massimo di 3.500.000 euro, a seconda della potenza installata e dei criteri di valutazione stabiliti dal decreto. Restano escluse dal programma di finanziamento le province autonome di Trento e Bolzano. Questo intervento segna un importante passo avanti nella promozione delle energie rinnovabili in Italia, incentivando le amministrazioni locali a investire in progetti sostenibili e contribuendo agli obiettivi nazionali di transizione ecologica.
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