Speciale 34
Il benessere termoigrometrico negli edifici in legno
Alcuni contenuti di questo speciale:
Intervista
a Intervista a Paolo ing. Masetti Direttore Zehnder Group Italia
Ogni progetto è unico, il benessere non è standardizzato, nemmeno nelle case in legno
Ing. Masetti, quale sistema di climatizzazione suggerite di utilizzare all’interno delle nuove tipologie di case in legno?
«L’edilizia in legno si caratterizza in generale per le alte prestazioni energetiche. Le pareti sono costituite da un livello eccezionalmente elevato di coibentazione termica e l’abbinamento di tale involucro con infissi ad alte performance garantisce una elevata tenuta all’aria. Pertanto si rende necessaria l’installazione di un idoneo impianto di ventilazione con recupero di calore ad altissima efficienza, in grado di garantire il comfort termo-igrometrico all’interno degli ambienti».
Quali dei vostri prodotti si abbinano meglio a questa soluzione edilizia e perché?
«Abbiamo un’ampia gamma di prodotti abbinabili alle peculiarità del sistema costruttivo in legno. In particolare le diverse taglie di recuperatori da parete, dei quali alcuni installabili orizzontalmente a soffitto (o controsoffitto), trovano collocazione anche in vani tecnici dalle dimensioni contenute ed il sistema di distribuzione dell’aria con tubo a sezione ovale permette il passaggio nelle contropareti tecniche che caratterizzano le strutture in legno».
Cosa non deve mancare secondo lei nell'impianto?
«Ogni progetto ha le sue caratteristiche e ogni edificio le sue problematiche da risolvere. A seconda del clima può essere consigliabile una soluzione impiantistica ad hoc.
Ad esempio, in climi molto rigidi e secchi, è consigliabile l’utilizzo di un recuperatore di calore con scambiatore entalpico al fine di recuperare, oltre al calore, anche l’umidità dell’aria per prevenire un clima indoor troppo secco, che può creare problemi alla struttura edilizia.
Anche l’abbinamento alla ventilazione di un sistema di pre-trattamento geotermico dell’aria, può essere consigliabile nei climi molto rigidi, caratterizzati da inverni molto freddi o estati torride, in quanto sfrutta l’apporto gratuito del terreno, caratterizzato da temperature miti e pressoché costanti tutto l’anno».
Quali sono le principali differenze (vantaggi e/o problematiche), dal punto di vista degli impianti, rispetto alle case “tradizionali”?
«La casa in legno si caratterizza per minimi spessori a disposizione per l’impiantistica. La soluzione che noi proponiamo è l’utilizzo della tubazione ovalizzata e dei diffusori a minimo ingombro.
Essendo una tipologia edilizia caratterizzata da una forte ermeticità all’aria, la ventilazione diventa molto importante per preservare il valore delle strutture e la qualità dell’involucro oltre che il microclima interno (Indoor Air Quality)».
Come si può gestire al meglio la richiesta di riscaldamento invernale nelle abitazioni in legno?
«Questa tipologia edilizia a basso consumo necessita di un impiantistica a bassa inerzia. Quando il fabbisogno termico si attesta sotto i 18÷20 W/mq, è possibile utilizzare un sistema di ventilazione climatica, in cui al recuperatore di calore viene abbinato un sistema di post trattamento, costituito da una batteria ad acqua. Questo impianto, che sfrutta l’aria di rinnovo come fluido termovettore , diventa l’unico impianto dell’abitazione. Quando il fabbisogno non può essere soddisfatto dalla sola ventilazione, le nostre soluzioni radianti con pannelli attivi in cartongesso, rappresentano una soluzione ideale».
Come gestite il raffrescamento estivo, vista la bassa inerzia?
«Anche il raffrescamento può essere gestito tramite il sistema di ventilazione climatica se le caratteristiche dell’involucro, la gestione dei carichi interni , gli ombreggiamenti e la progettazione architettonica lo permettono. La batteria di post trattamento dovrà semplicemente essere alimentata con acqua refrigerata. Inoltre il sistema di ventilazione è dotato di serie di un sistema automatico per il free cooling tramite by-pass che aiuta nello smaltimento del calore accumulato durante il giorno. Anche per la climatizzazione estiva, i nostri sistemi radianti Nestsystems permettono di gestire nel massimo comfort i carichi termici più elevati, affidando alla ventilazione il compito di provvedere alla deumidificazione dell’aria ambiente e massimizzare le prestazioni estive del radiante».
Quali consigli darebbe ai progettisti e agli installatori?
«Ogni progetto deve essere considerato nella sua unicità ed ogni tipologia di struttura necessita del suo impianto specifico. L’azienda si pone come fornitore di sistemi integrati e fornisce un servizio a 360° di supporto a progettisti ed installatori, attraverso un contatto diretto con i nostri progettisti interni e corsi mirati alla formazione di tecnici specializzati».
«L’edilizia in legno si caratterizza in generale per le alte prestazioni energetiche. Le pareti sono costituite da un livello eccezionalmente elevato di coibentazione termica e l’abbinamento di tale involucro con infissi ad alte performance garantisce una elevata tenuta all’aria. Pertanto si rende necessaria l’installazione di un idoneo impianto di ventilazione con recupero di calore ad altissima efficienza, in grado di garantire il comfort termo-igrometrico all’interno degli ambienti».
Quali dei vostri prodotti si abbinano meglio a questa soluzione edilizia e perché?
«Abbiamo un’ampia gamma di prodotti abbinabili alle peculiarità del sistema costruttivo in legno. In particolare le diverse taglie di recuperatori da parete, dei quali alcuni installabili orizzontalmente a soffitto (o controsoffitto), trovano collocazione anche in vani tecnici dalle dimensioni contenute ed il sistema di distribuzione dell’aria con tubo a sezione ovale permette il passaggio nelle contropareti tecniche che caratterizzano le strutture in legno».
Cosa non deve mancare secondo lei nell'impianto?
«Ogni progetto ha le sue caratteristiche e ogni edificio le sue problematiche da risolvere. A seconda del clima può essere consigliabile una soluzione impiantistica ad hoc.
Ad esempio, in climi molto rigidi e secchi, è consigliabile l’utilizzo di un recuperatore di calore con scambiatore entalpico al fine di recuperare, oltre al calore, anche l’umidità dell’aria per prevenire un clima indoor troppo secco, che può creare problemi alla struttura edilizia.
Anche l’abbinamento alla ventilazione di un sistema di pre-trattamento geotermico dell’aria, può essere consigliabile nei climi molto rigidi, caratterizzati da inverni molto freddi o estati torride, in quanto sfrutta l’apporto gratuito del terreno, caratterizzato da temperature miti e pressoché costanti tutto l’anno».
Quali sono le principali differenze (vantaggi e/o problematiche), dal punto di vista degli impianti, rispetto alle case “tradizionali”?
«La casa in legno si caratterizza per minimi spessori a disposizione per l’impiantistica. La soluzione che noi proponiamo è l’utilizzo della tubazione ovalizzata e dei diffusori a minimo ingombro.
Essendo una tipologia edilizia caratterizzata da una forte ermeticità all’aria, la ventilazione diventa molto importante per preservare il valore delle strutture e la qualità dell’involucro oltre che il microclima interno (Indoor Air Quality)».
Come si può gestire al meglio la richiesta di riscaldamento invernale nelle abitazioni in legno?
«Questa tipologia edilizia a basso consumo necessita di un impiantistica a bassa inerzia. Quando il fabbisogno termico si attesta sotto i 18÷20 W/mq, è possibile utilizzare un sistema di ventilazione climatica, in cui al recuperatore di calore viene abbinato un sistema di post trattamento, costituito da una batteria ad acqua. Questo impianto, che sfrutta l’aria di rinnovo come fluido termovettore , diventa l’unico impianto dell’abitazione. Quando il fabbisogno non può essere soddisfatto dalla sola ventilazione, le nostre soluzioni radianti con pannelli attivi in cartongesso, rappresentano una soluzione ideale».
Come gestite il raffrescamento estivo, vista la bassa inerzia?
«Anche il raffrescamento può essere gestito tramite il sistema di ventilazione climatica se le caratteristiche dell’involucro, la gestione dei carichi interni , gli ombreggiamenti e la progettazione architettonica lo permettono. La batteria di post trattamento dovrà semplicemente essere alimentata con acqua refrigerata. Inoltre il sistema di ventilazione è dotato di serie di un sistema automatico per il free cooling tramite by-pass che aiuta nello smaltimento del calore accumulato durante il giorno. Anche per la climatizzazione estiva, i nostri sistemi radianti Nestsystems permettono di gestire nel massimo comfort i carichi termici più elevati, affidando alla ventilazione il compito di provvedere alla deumidificazione dell’aria ambiente e massimizzare le prestazioni estive del radiante».
Quali consigli darebbe ai progettisti e agli installatori?
«Ogni progetto deve essere considerato nella sua unicità ed ogni tipologia di struttura necessita del suo impianto specifico. L’azienda si pone come fornitore di sistemi integrati e fornisce un servizio a 360° di supporto a progettisti ed installatori, attraverso un contatto diretto con i nostri progettisti interni e corsi mirati alla formazione di tecnici specializzati».
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