Nei Paesi Bassi nasce Echo, l'edificio che produce più energia di quanta ne utilizzi grazie a 1.200 pannelli solari
Grazie all’ausilio di pannelli solari, impianti di stoccaggio termico e frigorifero, sistemi di domotica e buon isolamento, questo campus universitario punta a diventare completamente sostenibile e carbon neutral entro il 2030
A Delft, nei Paesi Bassi, è stato completato il nuovo campus per l’Università tecnica della città, un edificio unico nel suo genere in grado di produrre molta più energia rispetto a quella effettivamente consumata da docenti, studenti, computer e dal ristorante interno durante tutto il giorno.
L'edificio si chiama Echo ed è un mix di innovazione, architettura sostenibile e produzione di energia green che è stato progettato e costruito da UNStudio, in collaborazione con Arup, società che offre servizi professionali di ingegneria e design nell'ambiente edile, e dal consulente per i costi di costruzione BBN.
Echo è stato concepito come una struttura di istruzione per tutte le facoltà con spazi multifunzionali che possono essere utilizzati da studenti e insegnanti per portare a compimento un'istruzione più generalista, come affermato da Ben van Berkel, fondatore e architetto principale di UNStudio: "L'edificio Eco insegna con l'esempio. In questo edificio molto compatto, l'uso dello spazio è massimizzato, portando studenti di diverse discipline a contatto più stretto. Non solo possono condensare la loro esperienza di apprendimento e imparare gli uni dagli altri, ma possono anche imparare dall'edificio stesso."
L'edificio è costituito da enormi vetrate trasparenti che permettono alla luce diurna di diffondersi in ogni ambiente, garantendo il risparmio energetico derivato dal minor utilizzo di illuminazione elettrica interna. Per evitare che la struttura si surriscaldi, Echo è stato costruito con lastre di vetro a basso fattore di penetrazione solare; inoltre, sono state installate delle tende in alluminio orizzontali per impedire l’ingresso a un eccesso di calore.
Le tende sono interconnesse da cavi verticali in alluminio che possono essere utilizzati dalle piante rampicanti per la loro crescita, sfruttando così la presenza della vegetazione per incrementare la protezione dai raggi solari.
La superficie totale del campus si estende per 8.844 m2, un’area che viene sfruttata anche nel tetto, il quale è completamente ricoperto da 1.200 pannelli fotovoltaici atti a produrre energia elettrica.
Anche il sistema di ventilazione non è lasciato al caso, infatti nell’edificio è stato installato un pavimento a plenum posizionato sopra alle lastre a nucleo cavo, per cui l’aria pulita viene pompata verso l’alto dal pavimento, piuttosto che dall'alto.
Un'altra particolarità di questo campus risiede nella sua flessibilità: le stanze, infatti, possono cambiare a seconda delle esigenze grazie alla presenza di pareti a scomparsa. Echo ospita un totale di sette aule didattiche, la maggior parte con una configurazione flessibile.
La più grande sala conferenze al piano terra, ad esempio, può ospitare circa 700 persone ma può essere divisa in tre sale separate in 15 minuti grazie al sistema di pareti mobili.
Grazie ai pannelli solari, agli impianti di domotica che aiutano a gestire al meglio i carichi energetici, al buon isolamento interno e al sistema di stoccaggio termico e frigorifero, Echo punta a diventare completamente sostenibile e carbon neutral entro il 2030.
*immagine da: www.unstudio.com