Focus Efficienza Energetica
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PNRR: più di 15 miliardi per l’efficienza energetica e la riqualificazione degli edifici in Italia
Un investimento di oltre 15 miliardi per l’efficienza energetica e la riqualificazione del patrimonio edilizio italiano
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza presentato dal governo italiano si inserisce all’interno del programma Next Generation EU avviato dal governo centrale europeo per far fronte alla crisi pandemica iniziata ormai lo scorso anno e prevede investimenti e riforme per più di 200 miliardi di euro; il documento si articola in sedici Componenti, raggruppate nelle seguenti 6 missioni:
La missione 2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha lo scopo di migliorare la sostenibilità e la resilienza del sistema economico e di assicurare una transizione ambientale equa e inclusiva e comprende la componente “Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici”. Una missione perfettamente in linea con gli obiettivi dell’UE che entro il 2050 vuole raggiungere la neutralità climatica e ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 55% entro il 2030 (rispetto ai valori registrati nel 1990).
Più di un terzo dei consumi energetici dell’Italia è imputabile al patrimonio edilizio di cui è composto il nostro paese e intervenire per migliorarne le prestazioni significherebbe quindi ridurre i consumi e di conseguenza anche le emissioni di CO2 nazionali, senza dimenticare che migliorare la qualità degli edifici è una questione molto importante anche per la prevenzione del rischio sismico.
Il PNRR prevede investimenti per 15,36 miliardi di euro per l’efficienza energetica e la riqualificazione degli edifici sia pubblici che privati: una somma che dovrebbe portare alla ristrutturazione di quasi 50.000 immobili all’anno e ad un risparmio di 209 Ktep l’anno di energia finale e 718 KtCO2 l’anno a regime.
Secondo le previsioni le misure contenute all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza porteranno non solo a contrastare i cambiamenti climatici ma daranno anche un forte impulso all’economia italiana e all’occupazione nazionale, miglioreranno le condizioni abitative della popolazione e abbasseranno la soglia della povertà energetica.
Le linee che verranno adottate nell’ambito della seconda missione per l’efficienza energetica e la riqualificazione degli edifici riguarderanno 3 azioni principali.
Si punta ad intervenire su quasi 200 edifici scolastici, per portare beneficio a circa 58.000 studenti e per dimezzare il consumo finale di energia in modo da ridurre in maniera sostanziale le emissioni annue, e su 48 edifici giudiziari entro la metà del 2026 arrivando ad un risparmio di circa 2.500 tCO2.
Le azioni per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici riguarderanno anche la resa operativa di un Portale nazionale dedicato a questa attività, il potenziamento del Piano d’informazione e formazione rivolto al settore civile, l’aggiornamento e la spinta del Fondo nazionale per l’efficienza energetica e l’accelerazione della fase realizzativa dei progetti finanziati dal PREPAC, il Programma di riqualificazione energetica della Pubblica Amministrazione centrale che ha l'obiettivo di efficientare almeno il 3% annuo della superficie utile del patrimonio edilizio dello Stato.
- Missione 1: Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo;
- Missione 2: Rivoluzione verde e transizione ecologica;
- Missione 3: Infrastrutture per una mobilità sostenibile;
- Missione 4: Istruzione e ricerca;
- Missione 5: Inclusione e coesione;
- Missione 6: Salute.
La missione 2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha lo scopo di migliorare la sostenibilità e la resilienza del sistema economico e di assicurare una transizione ambientale equa e inclusiva e comprende la componente “Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici”. Una missione perfettamente in linea con gli obiettivi dell’UE che entro il 2050 vuole raggiungere la neutralità climatica e ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 55% entro il 2030 (rispetto ai valori registrati nel 1990).
Più di un terzo dei consumi energetici dell’Italia è imputabile al patrimonio edilizio di cui è composto il nostro paese e intervenire per migliorarne le prestazioni significherebbe quindi ridurre i consumi e di conseguenza anche le emissioni di CO2 nazionali, senza dimenticare che migliorare la qualità degli edifici è una questione molto importante anche per la prevenzione del rischio sismico.
Il PNRR prevede investimenti per 15,36 miliardi di euro per l’efficienza energetica e la riqualificazione degli edifici sia pubblici che privati: una somma che dovrebbe portare alla ristrutturazione di quasi 50.000 immobili all’anno e ad un risparmio di 209 Ktep l’anno di energia finale e 718 KtCO2 l’anno a regime.
Secondo le previsioni le misure contenute all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza porteranno non solo a contrastare i cambiamenti climatici ma daranno anche un forte impulso all’economia italiana e all’occupazione nazionale, miglioreranno le condizioni abitative della popolazione e abbasseranno la soglia della povertà energetica.
Le linee che verranno adottate nell’ambito della seconda missione per l’efficienza energetica e la riqualificazione degli edifici riguarderanno 3 azioni principali.
Efficientamento energetico edifici pubblici
Questa prima linea riguarderà l’attuazione di un programma per migliorare l'efficienza e la sicurezza del patrimonio edilizio pubblico, con interventi riguardanti in particolare scuole e cittadelle giudiziarie.Si punta ad intervenire su quasi 200 edifici scolastici, per portare beneficio a circa 58.000 studenti e per dimezzare il consumo finale di energia in modo da ridurre in maniera sostanziale le emissioni annue, e su 48 edifici giudiziari entro la metà del 2026 arrivando ad un risparmio di circa 2.500 tCO2.
Le azioni per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici riguarderanno anche la resa operativa di un Portale nazionale dedicato a questa attività, il potenziamento del Piano d’informazione e formazione rivolto al settore civile, l’aggiornamento e la spinta del Fondo nazionale per l’efficienza energetica e l’accelerazione della fase realizzativa dei progetti finanziati dal PREPAC, il Programma di riqualificazione energetica della Pubblica Amministrazione centrale che ha l'obiettivo di efficientare almeno il 3% annuo della superficie utile del patrimonio edilizio dello Stato.