Risparmio idrico assicurato con i riduttori di pressione regolabile PRV con filtro autopulente di IVAR
Per ridurre la pressione di alimentazione dell’impianto e mantenerla stabile al valore impostato, i riduttori PRV di IVAR sono la soluzione migliore: ecco perchè!
I riduttori di pressione sono valvole di regolazione dinamiche (cioè in grado di reagire automaticamente a diverse condizioni di lavoro) che riducono la pressione di alimentazione dell’impianto per mantenerla stabile al valore impostato. L’acqua, nella rete di distribuzione pubblica, si trova a una pressione tale da permettere alla rete di servire tutte le utenze sul territorio a livello del contatore; ciò significa che la pressione al punto di consegna non è uguale per tutte le abitazioni, né tantomeno è costante a tutte le ore, visto che i consumi di acqua cambiano notevolmente tra il giorno e la notte.
Per questo motivo l’installazione di un riduttore di pressione ha molteplici benefici:
- protegge l’impianto da eccessive pressioni, evitando di danneggiare i componenti più critici;
- stabilizza la pressione nell’impianto sanitario domestico, favorendone il comfort nell’utilizzo;
- evita fenomeni di rumorosità nell’impianto dovuti a velocità eccessive dell’acqua al momento del prelievo nonché a fenomeni di vibrazioni delle tubazioni o degli staffaggi che potrebbero essere causati dalle sovrappressioni.
Oltre a tutti queste ottime ragioni per installare un riduttore di pressione IVAR PRV, si aggiunge anche il fattore del risparmio dell’acqua, poiché il suo utilizzo permette di avere ai punti di prelievo la corretta portata di progetto, evitando gli sprechi causati dai picchi di pressione della rete pubblica.
Infatti, secondo la norma UNI 9182 che regola gli impianti sanitari in Italia, la pressione a ciascun punto di prelievo interno a un’abitazione deve essere compresa tra 0,5 bar e 5 bar (che salgono a 10 bar nel caso di punti di prelievo in giardini o garage). Tuttavia, la maggior parte dei punti di prelievo (bidet, vasche da bagno, lavandini, etc.) lavora in modo ideale a pressioni di circa 2,5 bar, e alimentarli con pressioni maggiori, pur nell’intervallo consentito dalla norma, genera un maggiore consumo di acqua.
Come funzionano i riduttori di pressione PRV di IVAR
La linea di riduttori PRV è del tipo a cartuccia con sede compensata: in generale, la riduzione di pressione e la relativa stabilizzazione sono ottenute grazie all’azione contrapposta di due forze che si scaricano sull’otturatore: una è quella esercitata dalla pressione sulla membrana che tende a chiudere, l’altra è la forza elastica di una molla che tende ad aprire (Figura 2).
Le caratteristiche costruttive dei dispositivi con sede compensata permetto che la pressione di ingresso si scarichi in egual modo sia sulla sede che sulla molla, rendendo la reazione del dispositivo indipendente dalla pressione in ingresso (è solo la pressione in uscita che si scarica sulla membrana e agisce sulla molla di contrasto). Questo rende i riduttori di pressione PRV con sede compensata nettamente superiori a quelli a sede non compensata in termini di regolazione e stabilizzazione della pressione.
I riduttori PRV sono dotati di indicatore per una facile taratura della pressione in uscita; un apposito attacco permette comunque l’installazione di un manometro per la verifica e la lettura della pressione di valle (Fig. 3).
Inoltre, la manopola è ruotabile e pertanto l’indicatore è sempre visibile indipendentemente dalla posizione di installazione, e la cartuccia è dotata di filtro, che può essere facilmente pulito rimuovendo il tappo e intercettando il riduttore di pressione a valle (Fig. 4).
I riduttori di pressione PRV di IVAR sono disponibili nelle taglie DN 15, 20, 25, 32 e 40, anche nella versione con bocchettoni, e sono certificati secondo lo standard europeo EN 1567 presso l’istituto SVGW per applicazioni in acqua fredda (30°C) con pressioni in ingresso non maggiori a 16 bar (IVAR garantisce il prodotto fino a temperatura di 70°C e massima pressione in ingresso pari a 25 bar).
Quando si va a dimensionare l’impianto, bisogna tenere in considerazione che il riduttore di pressione è in sé un componente con una sua perdita di carico, che dipende dalla portata.
Quindi, dato un riduttore di pressione con attacchi da 1” in cui deve passare una portata di progetto di 40 l/min, impostando la pressione su 3 bar, qual è la pressione effettiva ottenuta e misurata a valle del componente? Osservando il grafico delle perdite di carico di IVAR PRV nella taglia da 1” (Figura 5), si capisce che a 40 l/min il riduttore ha una perdita di carico di 0,4 bar. La pressione misurata a valle dal manometro sarà quindi pari a (3 – 0,4) = 2,6 bar.