Speciale 151
Il conto termico per l’incentivazione delle biomasse
Alcuni contenuti di questo speciale:
Articolo
di Maurizio Cudicio
Requisiti per l’accesso agli incentivi previsti dal Conto Termico per le Biomasse
Ovviamente l’accessibilità agli incentivi GSE sottende il rispetto di specifici parametri.
I Generatori devono essere sostituiti in tutto o in parte con generatori di calore a biomassa nuovi, che rispettino le caratteristiche descritte nel paragrafo precedente.
L’impianto, dove possibile, deve essere messo a punto e il sistema di distribuzione, regolazione e controllo deve essere equilibrato.
In associazione ai corpi scaldanti devono essere installate valvole termostatiche o sistemi equivalenti ed equiparabili e comunque atti a permettere la regolazione modulante della portata d’acqua all’interno del terminale di erogazione. Eccezioni alla regola si possono applicare quando:
Nel caso di sistemi centralizzati deve obbligatoriamente essere prevista l’installazione di sistemi di contabilizzazione individuale dell’energia termica, atta ad una corretta ripartizione delle spese delle singole unità immobiliari.
La normativa impone infine l’obbligo di manutenzione biennale per l’impianto a biomassa per tutta la durata dell’incentivo. Il Soggetto che presenta richiesta di incentivo è tenuto a conservare, per questo periodo variabile di tempo, gli originali dei certificati di manutenzione, i quali possono inoltre essere inseriti nei Catasti informatizzati costituiti presso le Regioni.
Oltre al rispetto dei requisiti generali di cui sopra, in funzione della tipologia di generatore a biomassa, esistono ulteriori e specifici obblighi che devono essere rispettati.
Ricadono inoltre tra gli interventi incentivabili anche l’installazione di sistemi per la contabilizzazione del calore nel caso di impianti con potenza termica utile superiore a 200 kW. Ovviamente, anche in questo caso, i generatori e le caldaie a biomassa devono rispondere a specifici requisiti di rendimento ed emissioni, se non risultano essere già compresi all’interno di un catalogo del Conto Termico specifico perché già rispondenti ai requisiti tecnici contenuti negli allegati al Decreto 16 febbraio 2016.
Il GSE pubblica il Catalogo degli apparecchi idonei, finalizzati a installazioni ad uso domestico e ne cura l’aggiornamento anche in considerazione dell’evoluzione della normativa tecnica di settore, nel rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento e tutela del libero mercato dei prodotti.
Le spese ammesse agli incentivi del conto termico sono le seguenti:
Nel caso in cui l’IVA corrisponda ad un costo, come avviene nel caso di soggetti privati, essa rientra tra gli oneri oggetto di incentivazione, mentre nel caso di soggetti con Partita IVA, l’IVA non va considerata tra i costi incentivabili.
Per soggetti privati o pubblici cambiano le modalità di fruizione.
Privati
I privati che sostengono i costi ed eseguono l’intervento possono fare richiesta incentivo del conto termico di direttamente, oppure possono incaricare un tecnico o un operatore di una società ESCO, una Energy Services Company, che si assume il rischio e l’esposizione economica dell’intervento liberando il cliente da qualsivoglia onere organizzativo e operativo. Nel caso di affidamento ad una ESCO i privati si trovano a dover sottoscrivere i contratti di servizio energia con le stesse.
Soggetti pubblici
Un soggetto pubblico è un ente che svolge una funzione amministrativa volta al perseguimento di un interesse pubblico. Fanno parte dei soggetti pubblici gli ex Istituti Autonomi Case Popolari, le cooperative di abitanti iscritte all'Albo nazionale delle società cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi costituiti presso il Ministero dello Sviluppo Economico, nonché le società a patrimonio interamente pubblico e le società cooperative sociali iscritte nei rispettivi albi regionali. Nel caso delle Pubbliche amministrazioni, le stesse devono sottoscrivere contratti di prestazione energetica.
Dal 19 luglio 2016 possono presentare richiesta di incentivazione al GSE solamente le ESCO in possesso della certificazione, in corso di validità, secondo la norma UNI CEI 11352.
I Generatori devono essere sostituiti in tutto o in parte con generatori di calore a biomassa nuovi, che rispettino le caratteristiche descritte nel paragrafo precedente.
L’impianto, dove possibile, deve essere messo a punto e il sistema di distribuzione, regolazione e controllo deve essere equilibrato.
In associazione ai corpi scaldanti devono essere installate valvole termostatiche o sistemi equivalenti ed equiparabili e comunque atti a permettere la regolazione modulante della portata d’acqua all’interno del terminale di erogazione. Eccezioni alla regola si possono applicare quando:
- Sia dimostrato che non sia tecnicamente impossibile la loro installazione. Ovviamente è completamente da escludere l’impossibilità economica di tale intervento;
- Nel caso in cui all’interno di un locale vi siano più terminali di erogazione e la temperatura all’interno del vano sia regolata da specifico termostato. In questo caso ovviamente non sarà necessario installare una valvola termostatica per ogni singolo terminale, in quanto è già garantita la regolazione della temperatura ambiente;
- Negli impianti di climatizzazione invernale progettati e regolati per poter funzionare a temperatura media del vettore termico a 45°C.
- Si sia in presenza di termocamini e di stufe, così come di impianti di produzione di calore a servizio di piccole reti di teleriscaldamento.
Nel caso di sistemi centralizzati deve obbligatoriamente essere prevista l’installazione di sistemi di contabilizzazione individuale dell’energia termica, atta ad una corretta ripartizione delle spese delle singole unità immobiliari.
La normativa impone infine l’obbligo di manutenzione biennale per l’impianto a biomassa per tutta la durata dell’incentivo. Il Soggetto che presenta richiesta di incentivo è tenuto a conservare, per questo periodo variabile di tempo, gli originali dei certificati di manutenzione, i quali possono inoltre essere inseriti nei Catasti informatizzati costituiti presso le Regioni.
Oltre al rispetto dei requisiti generali di cui sopra, in funzione della tipologia di generatore a biomassa, esistono ulteriori e specifici obblighi che devono essere rispettati.
Ricadono inoltre tra gli interventi incentivabili anche l’installazione di sistemi per la contabilizzazione del calore nel caso di impianti con potenza termica utile superiore a 200 kW. Ovviamente, anche in questo caso, i generatori e le caldaie a biomassa devono rispondere a specifici requisiti di rendimento ed emissioni, se non risultano essere già compresi all’interno di un catalogo del Conto Termico specifico perché già rispondenti ai requisiti tecnici contenuti negli allegati al Decreto 16 febbraio 2016.
Il GSE pubblica il Catalogo degli apparecchi idonei, finalizzati a installazioni ad uso domestico e ne cura l’aggiornamento anche in considerazione dell’evoluzione della normativa tecnica di settore, nel rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento e tutela del libero mercato dei prodotti.
Le spese ammesse agli incentivi del conto termico sono le seguenti:
- Smontaggio e dismissione dell’impianto di climatizzazione invernale esistente, parziale o totale;
- Fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, dei sistemi di contabilizzazione individuale;
- Opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione del sistema esistente;
- Opere relative alle reti di distribuzione;
- Opere relative ai sistemi di trattamento acqua;
- Opere relative ai sistemi di regolazione e controllo;
- Opere relative ai sistemi di emissione del calore/terminali ambiente;
- Prestazioni professionali.
Nel caso in cui l’IVA corrisponda ad un costo, come avviene nel caso di soggetti privati, essa rientra tra gli oneri oggetto di incentivazione, mentre nel caso di soggetti con Partita IVA, l’IVA non va considerata tra i costi incentivabili.
Per soggetti privati o pubblici cambiano le modalità di fruizione.
Privati
I privati che sostengono i costi ed eseguono l’intervento possono fare richiesta incentivo del conto termico di direttamente, oppure possono incaricare un tecnico o un operatore di una società ESCO, una Energy Services Company, che si assume il rischio e l’esposizione economica dell’intervento liberando il cliente da qualsivoglia onere organizzativo e operativo. Nel caso di affidamento ad una ESCO i privati si trovano a dover sottoscrivere i contratti di servizio energia con le stesse.
Soggetti pubblici
Un soggetto pubblico è un ente che svolge una funzione amministrativa volta al perseguimento di un interesse pubblico. Fanno parte dei soggetti pubblici gli ex Istituti Autonomi Case Popolari, le cooperative di abitanti iscritte all'Albo nazionale delle società cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi costituiti presso il Ministero dello Sviluppo Economico, nonché le società a patrimonio interamente pubblico e le società cooperative sociali iscritte nei rispettivi albi regionali. Nel caso delle Pubbliche amministrazioni, le stesse devono sottoscrivere contratti di prestazione energetica.
Dal 19 luglio 2016 possono presentare richiesta di incentivazione al GSE solamente le ESCO in possesso della certificazione, in corso di validità, secondo la norma UNI CEI 11352.
In questo Speciale
Elementi fondamentali del Conto Termico e ammissibilità delle biomasse
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