Riforma del mercato elettrico dell’UE: una nuova era per l’energia solare e la sostenibilità
L’Accordo approvato il 14 dicembre 2023 prevede opportunità significative per cittadini, aziende e energie rinnovabili
In ottica di un' importante sviluppo per il settore energetico europeo, i politici dell’UE hanno finalizzato, il 14 dicembre 2023, un Accordo per revisionare il mercato elettrico, creando opportunità significative per le energie rinnovabili.
SolarPower Europe evidenzia come il nuovo assetto fornisca un percorso chiaro per gli investimenti a lungo termine nel settore solare, sottolineando la fine dei limiti di mercato che hanno frammentato l’UE e ostacolato gli investimenti nell’ultimo anno.
Le misure introdotte dall’Accordo per energie rinnovabili, imprese e cittadini
L’accordo introduce misure che favoriscono le imprese e i cittadini. Oltre a incentivare le aziende a firmare accordi di acquisto di energia supportati da garanzie statali, stabilisce per la prima volta il diritto dei cittadini europei di condividere energia.
Questo aspetto permette loro di essere consapevoli dell’eccesso di energia solare dei Paesi vicini, e di acquistarla a costi inferiori all’interno delle loro comunità, rafforzando la rete energetica e ampliando l’accesso all’energia solare.
L’EMD, il nuovo quadro normativo, include disposizioni per una connessione più agevole alla rete e un incremento delle risorse di flessibilità energetica. I consumatori possono ora richiedere contratti di connessione flessibile alla rete, migliorando così l’efficienza e la sostenibilità del sistema energetico. Questi sviluppi pongono l’Europa sulla strada per raddoppiare la sua capacità di flessibilità energetica entro il 2030.
Nonostante questi progressi, permangono delle sfide. In particolare, SolarPower Europe ha espresso preoccupazione per i meccanismi di remunerazione della capacità, i quali prolungano la dipendenza dell’Europa dal carbone. L’invito, in questo senso, è quello di orientarsi verso soluzioni energetiche pulite e flessibili, come le batterie e la gestione attiva della domanda, piuttosto che sulle fonti fossili.
L’Accordo riconosce per la prima volta il diritto alla condivisone dell’energia
Dettagli ulteriori dell’accordo includono la decisione del Consiglio di escludere la proposta di estendere le capitalizzazioni di mercato inframarginali e la definizione di criteri UE per situazioni di emergenza energetica. Inoltre, il diritto alla condivisione dell’energia viene riconosciuto per la prima volta, fornendo un quadro chiaro per tutte le parti coinvolte, inclusi i grandi consumatori industriali.
Questo accordo promuove l’autoconsumo collettivo e la creazione di nuovi modelli di business nel settore solare, sostenendo la rete e ampliando il potenziale del solare sui tetti.
In conclusione, questo accordo rappresenta un passo significativo verso un futuro energetico più sostenibile e flessibile per l’Europa, sebbene rimangano alcune sfide da affrontare, in particolare riguardo alla dipendenza dal carbone e all’integrazione di soluzioni energetiche innovative e sostenibili.