Speciale 155
La sanificazione degli impianti aeraulici
Alcuni contenuti di questo speciale:
Articolo
di Maurizio Cudicio
Sanificazione aeraulica: le operazioni preliminari
La bonifica di un impianto aeraulico è una procedura fondamentale per la buona conduzione del sistema di ventilazione, richiede però numerosi passaggi e il rispetto di una serie di prescrizioni ben precise.
Se possibile, prima di procedere con le attività di pulizia, sarebbe importante reperire la documenazione AS-BUILT dell’impianto realizzato. Per garantire un risultato ottimale, è necessario che il professionista incaricato della bonifica proceda, in prima istanza, con un sopralluogo preventivo per verifica dei punti di accesso e della distribuzione dei canali, elaborando poi un’analisi preliminare dell’impatto delle operazioni da eseguire sull’attività svolta all’interno del fabbricato con possibile confinamento delle aree dove devono essere svolte le lavorazioni di sanificazione;.
Dopo questi passaggi il tecnico produrrà un progetto di bonifica da sottoporre e condividere preliminarmente con la committenza, il quale dovrà contenere almeno:
Durante le attività di sanificazione è necessario mettere in atto tutte le misure di contenimento della contaminazione ambientale necessarie per evitare fenomeni di cross-contamination. Ovviamente le misure che verranno adottate dovranno essere correlate alla tipologia di attività svolta all’interno del fabbricato oggetto di intervento. E’ evidente che attività svolte all’interno di un fabbricato ospedaliero o all’interno di attività commerciali, direzionali o altro, necessitino di un controllo igienico differente.
I Controlli di Ingegneria Ambientale preliminari si possono dividere su più livelli, come riportato dalle Linee Guida N.A.D.C.A. ACR 2013.
L’adozione di camere di decontaminazione necessita dell’utilizzo di un adeguato impianto di ventilazione delle camere stesse, che sia in grado di mantenere in depressione i locali interessati alla bonifica della rete aeraulica.
Una volta terminate le operazioni di sanificazione e bonifica è fondamentale procedere con ispezioni ed analisi chimiche di laboratorio, ove necessario.
Post intervento sarebbe inoltre importante procedere ad un’ispezione delle condotte, un esempio può essere un semplice video con rilievo video o fotografico delle superfici interne dei condotti e degli elementi di linea. In alcuni casi si può anche ritenere necessaria l’esecuzione di prove gravimetriche, che consistono nella pesatura pre- e post- intervento di un elemento microporoso posto nell’impianto, così da determinare il peso della polvere in esso intrappolato.
Per poter effettuare questo controllo l’elemento microporoso deve essere collocato in una cassetta portafiltro e deve trattenere particelle fino a 0,8 µm. La cassetta, durante il campionamento, deve essere collegata ad una pompa tarata su 15 l/m e fatta passare su due fessure 2x25 cm di una dima avente spessore di 0,381 mm. In questo modo la superficie campionata è 100 cm². Il risultato dell’analisi deve essere espresso in g/m². Il valore di riferimento massimo, per condotte nuove o pulite è stabilito è di 0,075 g/m².
Se possibile, prima di procedere con le attività di pulizia, sarebbe importante reperire la documenazione AS-BUILT dell’impianto realizzato. Per garantire un risultato ottimale, è necessario che il professionista incaricato della bonifica proceda, in prima istanza, con un sopralluogo preventivo per verifica dei punti di accesso e della distribuzione dei canali, elaborando poi un’analisi preliminare dell’impatto delle operazioni da eseguire sull’attività svolta all’interno del fabbricato con possibile confinamento delle aree dove devono essere svolte le lavorazioni di sanificazione;.
Dopo questi passaggi il tecnico produrrà un progetto di bonifica da sottoporre e condividere preliminarmente con la committenza, il quale dovrà contenere almeno:
- Operazioni da effettuare
- Cronoprogramma delle operazioni
- Tempistiche di intervento suddivise per singola operazione
- Aree di lavoro
- Orari di lavoro
- Numero tecnici impiegati
- Attrezzature impiegate
- Prodotti impiegati
- Locale adibito allo stoccaggio del materiale e delle attrezzature di cantiere
- Tipo di assistenza necessaria da parte della Committenza, come per esempio accensione/spegnimento UTA, apertura/chiusura locali
- Misure di ingegneria ambientale da mettere in atto
- DPI necessari al personale operativo
- Gestione delle interferenze
- Individuazione delle figure di riferimento della Committenza e dell’Appaltatore con relativi contatti
- Gestione degli allarmi che potrebbero generarsi durante le attività
- Gestione degli impianti antincendio che potrebbero richiedere la temporanea disattivazione
- Individuazione delle modalità e della logistica legata all’accesso dei mezzidell’Appaltatore nelle aree di cantiere.
Durante le attività di sanificazione è necessario mettere in atto tutte le misure di contenimento della contaminazione ambientale necessarie per evitare fenomeni di cross-contamination. Ovviamente le misure che verranno adottate dovranno essere correlate alla tipologia di attività svolta all’interno del fabbricato oggetto di intervento. E’ evidente che attività svolte all’interno di un fabbricato ospedaliero o all’interno di attività commerciali, direzionali o altro, necessitino di un controllo igienico differente.
I Controlli di Ingegneria Ambientale preliminari si possono dividere su più livelli, come riportato dalle Linee Guida N.A.D.C.A. ACR 2013.
L’adozione di camere di decontaminazione necessita dell’utilizzo di un adeguato impianto di ventilazione delle camere stesse, che sia in grado di mantenere in depressione i locali interessati alla bonifica della rete aeraulica.
Una volta terminate le operazioni di sanificazione e bonifica è fondamentale procedere con ispezioni ed analisi chimiche di laboratorio, ove necessario.
Post intervento sarebbe inoltre importante procedere ad un’ispezione delle condotte, un esempio può essere un semplice video con rilievo video o fotografico delle superfici interne dei condotti e degli elementi di linea. In alcuni casi si può anche ritenere necessaria l’esecuzione di prove gravimetriche, che consistono nella pesatura pre- e post- intervento di un elemento microporoso posto nell’impianto, così da determinare il peso della polvere in esso intrappolato.
Per poter effettuare questo controllo l’elemento microporoso deve essere collocato in una cassetta portafiltro e deve trattenere particelle fino a 0,8 µm. La cassetta, durante il campionamento, deve essere collegata ad una pompa tarata su 15 l/m e fatta passare su due fessure 2x25 cm di una dima avente spessore di 0,381 mm. In questo modo la superficie campionata è 100 cm². Il risultato dell’analisi deve essere espresso in g/m². Il valore di riferimento massimo, per condotte nuove o pulite è stabilito è di 0,075 g/m².
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