SAP e SAP-C, produttori di acqua istantanea di Ivar
I gruppi preassemblati SAP e SAP-C consentono la preparazione istantanea di acqua calda sanitaria sfruttando l’accumulo di acqua termica
Le nuove normative richiedono che la metà della produzione di ACS (acqua calda sanitaria) venga coperta da fonti di energia rinnovabile. Nelle nuove abitazioni, o in quelle ristrutturate, è probabile trovare delle centrali termiche che utilizzano diversi sistemi di generazione del calore.
Vi possono essere diverse soluzioni per la produzione di acqua calda sanitaria, come ad esempio lo stoccaggio di ACS all’interno di accumuli che vengono poi riscaldati attraverso uno o diversi serpentini alimentati da una fonte di energia come la caldaia, la pompa di calore, i pannelli solari, ecc.
La soluzione degli accumuli però presenta alcuni limiti, tra i quali:
- la necessità di utilizzare un materiale pregiato per il rivestimento, che starà a contatto con l’acqua potabile;
- la possibilità che l’acqua accumulata possa essere soggetta a rischio Legionella. Per ovviare a questo pericolo, rischioso per la salute fisica, è necessario mantenere elevate le temperature dell’acqua accumulata così da creare un clima ostile per il batterio e praticare interventi di disinfezione termica continua.
Un’altra soluzione, meno rischiosa e più raffinata, prevede la produzione istantanea di ACS, che parte sempre dalla necessità di avere un sistema di accumulo, ma in questo caso si tratterà di acqua tecnica, ossia l’acqua dell’impianto di riscaldamento. Questo sistema viene collegato, direttamente o indirettamente mediante serpentini, alle fonti di energia dell’impianto, con il beneficio di utilizzare le fonti di generazione a basse temperature, che scaldano indirettamente l’accumulo tramite il collegamento ad un serpentino interno.
L’acqua che viene immagazzinata può essere impiegata sia per alimentare un sistema esterno di produzione istantanea di ACS sia per alimentare l’impianto di riscaldamento.
Come funzionano SAP e SAP-C?
Ivar utilizza questa tecnica grazie a SAP e SAP-C, gruppi preassemblati che, mediante l’accumulo di acqua tecnica, permettono la preparazione istantanea di ACS.
Questi gruppi vengono collegati ad un accumulo dove è già presente acqua primaria riscaldata da uno o più generatori, prendendo il fluido primario caldo e, grazie ad uno scambiatore a piastre, cedono calore all’acqua sanitaria sul secondario riscaldandola immediatamente.
Il trasferimento di calore avviene in modo efficiente, mantenendo i fluidi separati grazie allo scambiatore. Si evita così il rischio di proliferazione della Legionella, evitando lo stoccaggio di ACS. Grazie alla taglia minore di SAP-C si producono 25 l/min di acqua calda sanitaria, scaldandola da 10°C a 45°C con acqua primaria a 60°C, di conseguenza la superficie di scambio è elevata.
Il controllo elettronico della temperatura di ACS si può impostare con setpoint sulla centralina: in base alla richiesta di ACS il sistema, grazie ad un sensore di temperatura e portata, attiva il circolatore presente sul circuito primario il quale pesca direttamente dall’accumulo, mentre la centralina modula, la velocità della pompa per ottenere la temperatura corretta in uscita al fine di ottimizzare lo scambio termico.
Il sistema può essere disponibile anche nella versione con la valvola miscelatrice sul circuito primario che permette di limitare la temperatura in ingresso allo scambiatore. La temperatura primaria può variare in funzione della sorgente e, in certi periodi, l’accumulo può superare anche gli 80°C.
Lo scambio termico che avviene a queste temperature può provocare la formazione di calcare sul circuito secondario e, di conseguenza, intasamento e perdita di performance dello scambiatore. Ma grazie alla valvola miscelatrice la temperatura in ingresso allo scambiatore viene limitata, evitando così il problema.
È disponibile anche la versione con circuito di ricircolo sanitario con controllo elettronico del circolatore.
I gruppi preassemblati SAP e SAP-C sono dotati di guscio isolante e disponibili in misure diverse, in base alla portata di ACS la quale può essere prodotta con un primario a 60°C per riscaldare acqua fredda da 10°C a 45°C. Le dimensioni del sistema SAP variano da 30 a 100 l/minuto, arrivando al più compatto SAP-C che varia da 25 a 40 l/minuto.
Dove installarle i gruppi preassembrali SAP e SAP-C?
Le dimensioni degli edifici per cui si prestano sono molteplici e possono variare dalla villetta autonoma a strutture più grandi come le utenze plurifamiliari o le strutture alberghiere. Vi è la possibilità di collegare più unità tra loro in parallelo e azionarle in base alla portata richiesta, così da soddisfare le richieste di sistemi con richieste elevate e variabili. È possibile gestire l’azionamento dei SAP grazie a un controllore master di cascata, un misuratore di portata totale e delle elettrovalvole sanitarie apposite.
Ad esempio, un edificio che ha necessità di 300 l/min a 45°C a pieno carico, può essere gestito da tre SAP-100 collegati tra loro a cascata. In base ai valori soglia impostati sul regolatore Master, interverranno due o tre SAP, con l’apertura delle rispettive elettrovalvole.
Sul sito dell’azienda ivar-group.com è possibile accedere ad un configuratore dedicato che permette di individuare la versione SAP o SAP-C più indicata in base alle necessità di impianto, consentendo a tecnici e progettisti di ottimizzare i tempi in fase di progettazione. Dopo aver individuato il Configuratore è possibile accedere al wizard, ossia un pannello semplice e chiaro, che permette di individuare il modello in base alle condizioni dell’impianto o, più semplicemente, analizzare le prestazioni di un modello specifico.