Sicurezza energetica, il 2023 richiede più impegno per slegarsi dal gas russo. Il rapporto BP
Aumentare la capacità di eolico e solare fino a 450-600 GW all’anno e investire in energie pulite. Gli obiettivi per la sicurezza energetica dal rapporto Energy Outlook 2023 di BP
BP, Organizzazione che si occupa di transizione energetica, ha pubblicato l’Energy Outlook 2023, rapporto che identifica e analizza le principali tendenze energetiche che caratterizzeranno il 2023.
Il rapporto considera tutti i recenti cambiamenti avvenuti nel sistema energetico a causa della guerra russo-ucrania confrontando gas, fonti rinnovabili ed elettricità.
Cambiamenti che richiedono impegno da parte dei Paesi, per uno sviluppo ancora maggiore di fonti rinnovabili e una diffusione completa dell’elettricità, al fine di migliorare la sicurezza energetica.
Sicurezza energetica: il ruolo chiave delle rinnovabili
Molti sono stati i mutamenti rispetto all’Energy Outlook 2022.
Innanzitutto, a seguito della guerra russo-ucraina, i Paesi si sono preoccupati per la sicurezza energetica, sforzandosi di ridurre la loro dipendenza dall’energia russa, consumando energia prodotta internamente.
La ricerca di una maggiore autonomia interna, ha portato ad un aumento dell’efficienza energetica e ad un’accelerazione della transizione energetica.
In questo senso, un ruolo importante è ricoperto dalle fonti rinnovabili. L’energia eolica e solare si sta espandendo rapidamente grazie alla riduzione dei costi.
Tuttavia, è necessario aumentare la capacità installata fino a 450-600 GW all’anno, e la loro diffusione a livello mondiale. Attualmente, infatti, e fino al 2035 secondo il rapporto, la capacità eolica e solare è e sarà dominata solo dalla Cina e da alcuni stati occidentali.
Oltre alle fonti rinnovabili, anche l'elettricità assumerà un ruolo rilievo nel 2023. La domanda di elettricità crescerà costantemente, soprattutto nel contesto edilizio e nei Paesi in via di sviluppo. In India, ad esempio, entro il 2050 secondo le prospettive crescerà tra il 250% e il 280% rispetto al 13-30% dell’UE.
Sicurezza energetica ed emissioni di CO2
Nonostante l’impegno sempre maggiore da parte degli Stati, le emissioni di CO2 sono aumentate dalla COP di Parigi del 2015.
Resta, quindi, ancora molto da fare. BP afferma che quanto più lungo sarà il ritardo nell’adozione di misure decisive per ridurre le emissioni, tanto maggiori saranno i costi economici e soprattutto sociali che ne deriveranno.
La sicurezza energetica resta il tema centrale anche nel 2023, soprattutto perché l’impatto economico della guerra tra Russia e Ucraina è destinato a persistere nei prossimi anni.
Il futuro si presenta, dunque, incerto nelle prospettive di BP. L’incertezza, tuttavia, deve essere un modo per accelerare la transizione energetica e investire in energie pulite, per rendere ogni sistema energetico più autonomo.