Sistema energetico europeo: per la prima volta nella storia le rinnovabili coprono il 40% della produzione energetica, superando i combustibili fossili
I combustibili fossili chiudono il primo trimestre 2023 al 37%. Il nuovo rapporto Ember sul sistema energetico europeo
Pubblicato il nuovo rapporto del think tank energetico Ember, il quale analizza la capacità del sistema energetico europeo di fronteggiare la crisi del gas nel corso dell’inverno 2022/2023.
Per la prima volta nella storia le energie rinnovabili hanno generato più elettricità rispetto ai combustibili fossili, coprendo il 40% della produzione di energia.
Di seguito, tutti i punti fondamentali.
Sistema energetico europeo: combustibili fossili al 37%
Alla fine del 2022, la bassa produzione idroelettrica e nucleare aveva portato a rilevanti preoccupazioni circa la possibilità di superare l’inverno soddisfacendo a pieno la domanda di energia.
A maggio 2023 è possibile affermare che il sistema energetico europeo ha superato con successo la crisi.
L’analisi di Ember evidenzia come la crescita record dell’energia solare e dell’energia eolica ha contribuito a colmare il deficit generato dalla diminuzione del gas, e non solo, per la prima volta le energie rinnovabili hanno generato più energia dei combustibili fossili.
Le energie pulite, infatti, hanno rappresentato il 40% della produzione energetica europea tra ottobre 2022 e marzo 2023. I combustibili fossili chiudono il primo trimestre 2023 al 37%.
L’energia proveniente dal carbone è diminuita dell’11%, mentre quella del gas del 13%.
Dati sorprendenti, causati principalmente, secondo Ember, da un calo rilevante della domanda. Nello specifico, la domanda di elettricità dell’UE è diminuita di 94 TWh rispetto al 2021.
Sicuramente la diminuzione della domanda di gas proviene anche da azioni concrete che gli Stati hanno messo in atto per sostenere la crisi energetica, ma questo non ha comportato un aumento dell’utilizzo di carbone, il cui consumo è stato ridotto in 15 dei 18 Paesi europei che ancora lo sfruttano.
L’Italia ha visto il più grande calo assoluto nella produzione di gas, la quale, unita alla Spagna, ha rappresentato circa 2/3 della riduzione della produzione di gas in tutta l’UE.
Sistema energetico europeo: le riduzioni della domanda di gas sono sostenibili?
La produzione di carbone e gas sarebbe diminuita ulteriormente se le centrali nucleari francesi fossero ritornate alla loro attività come era stato previsto a gennaio 2022. Tuttavia, come evidenzia l’analisi, la generazione nucleare è diminuita di 47 TWh rispetto all’inverno 2021.
Sicuramente, però, il calo della domanda di gas ha permesso di utilizzare il gas stesso in modo più efficiente e in aree prioritarie come gli impianti di riscaldamento e rifornimento.
Le riduzioni della domanda di gas sono sostenibili a lungo termine? Attualmente sono un risultato positivo, ma sono anche frutto della volontà degli Stati con l’obiettivo fronteggiare una situazione di emergenza.
Non tutte le riduzioni dei consumi saranno sostenibili economicamente, pertanto Ember sottolinea che sarà necessario che la produzione di energie rinnovabili cresca continuamente e costantemente, in vista di una sostituzione completa dei combustibili fossili.
Scarica il rapporto completo e leggi tutti i dati!