Sistema energetico nazionale: calo della domanda a settembre 2024, ma le rinnovabili continuano a crescere
Le fonti rinnovabili hanno coperto il 40,1% della domanda, in crescita rispetto al 38,4% di settembre 2023. Da gennaio a settembre 2024 il contributo delle rinnovabili è salito al 43,1%, rispetto al 36,6% dei primi 9 mesi del 2023.
Secondo i dati di Terna, gestore della rete elettrica italiana guidato da Giuseppina Di Foggia, nel mese di settembre 2024 la domanda di energia elettrica in Italia ha raggiunto i 25,4 miliardi di KWh, segnando una diminuzione dell’1,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Questo calo si è verificato a parità di giorni lavorativi e con una temperatura media inferiore di 1,3°C rispetto a settembre 2023.
Sistema energetico nazionale: consumi industriali in calo, mentre crescono i settori professionali e immobiliari
L’indice IMECI di Terna, che monitora i consumi delle imprese ad alto fabbisogno energetico, ha mostrato una flessione del 3,2% rispetto a settembre 2023, senza variazioni significative una volta corretti i dati per gli effetti di calendario.
Sul fronte settoriale, si è assistito a un incremento nei settori della carta, del calcestruzzo, della calce, del gesso e dell’alimentare, mentre hanno subito contrazioni le industrie chimica, dei trasporti, siderurgica, ceramica e del vetro. Rimangono stabili i settori dei metalli non ferrosi e della meccanica.
La domanda di energia elettrica, corretta per stagionalità, calendario e temperatura, ha registrato una variazione negativa dell’1,8%, mentre l’indice IMCEI ha subito una flessione del 3,3%.
L’indice IMSER di Terna, che invece rileva i consumi elettrici dei principali gestori di distribuzione, ha mostrato una crescita del 3,7% a luglio 2024 rispetto a luglio 2023. Tra i settori con segni positivi troviamo quelli delle attività professionali, scientifiche e tecniche, della pubblica amministrazione e del settore immobiliare. In controtendenza, informazione e comunicazione, trasporti, stoccaggio e servizi veterinari hanno riportato una contrazione.
L’85,8% della domanda elettrica è stata coperta dalla produzione interna, mentre il restante 14,2% è stato soddisfatto tramite importazioni. Il saldo netto con l’estero è stato di 3,6 TWh, in calo dell’1,2% rispetto a settembre 2023. Tuttavia, nel periodo gennaio-settembre 2024, le importazioni nette sono aumentate del 3,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Sistema energetico nazionale: le rinnovabili coprono oltre il 40% della domanda elettrica
La produzione elettrica nazionale ha totalizzato 22 miliardi di KWh. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 40,1% della domanda, in crescita rispetto al 38,4% di settembre 2023. Da gennaio a settembre 2024 il contributo delle rinnovabili è salito al 43,1%, rispetto al 36,6% dei primi 9 mesi del 2023.
Si è osservata una diminuzione del 5% nella produzione termoelettrica, mentre la produzione da carbone ha subito un drastico calo del 70,4% rispetto all’anno precedente. Al contrario, l’idroelettrico ha segnato un aumento del 6,9% e il fotovoltaico del 7%. In particolare, l’aumento della capacità operativa del fotovoltaico (+680 GWh) ha compensato la riduzione dell’irraggiamento solare (-471 GWh). Altre fonti come la geotermia e l’eolico hanno registrato lievi flessioni rispettivamente del 5,2% e dell’1,8%, a causa di una ridotta presenza di vento.
Nel corso del 2024, la capacità rinnovabile ha continuato a crescere, raggiungendo i 5340 MW, di cui 4862 MW da energia fotovoltaica, con un incremento del 33% rispetto allo stesso periodo del 2023. Al 30 settembre 2024, la capacità installata da fonti rinnovabili in Italia era pari a 74,5 GW, di cui 35,1 GW da solare e 12,8 GW da eolico.