Stufa a pellet, per il riscaldamento di ogni tipo di ambiente
Per ottenere il pellet vengono di norma utilizzati gli scarti di lavorazione del legno, e quindi non si renderebbe necessario l'abbattimento di nuovi alberi per la sua produzione.
Modalità di funzionamento e mantenimento della stufa a pellet
La struttura ha un vano o serbatoio, di solito con carica dall'alto, che contiene il pellet da bruciare.
All'interno vi è una vite che trascina il pellet dal serbatoio all'interno del braciere dove il combustibile viene bruciato.
Il calore prodotto viene diffuso nell'ambiente sia naturalmente sia sfruttando una o più ventole che contribuiscono a distribuire l'aria calda. In alcuni modelli è anche possibile posizionare una o più bocchette per distribuire il calore anche in altri locali. I modelli più recenti sono dotati di un cronotermostato che permette di programmare orari di accensione e spegnimento in automatico, la velocità della ventola per l'aria calda forzata e i gradi di temperatura desiderati. Il calore prodotto è misurato in kWh.
La stufa funziona a tiraggio forzato tramite una ventola interna che provvede a estrarre verso la canna fumaria i fumi o residui di combustione. Presenta una canna fumaria di misure ridotte (diametro da 80 mm a 100 mm).
Lo scarico dei fumi derivanti dalla combustione avviene con un tubo di diametro variabile anch'esso a seconda del modello, da 8 a 10 cm di diametro. in Italia secondo le norme UNI si prescrive l'acciaio AISI 316.
Vantaggi
-
Funzionamento automatico con autonomia relazionata alla capacità del proprio serbatoio di pellet;
-
Se sono previste bocchette per l'uscita dell'aria calda, si può riuscire a riscaldare tutti i locali senza dover impiegare altri sistemi;
-
Facile manutenzione, non ha fuoriuscite di fumo all'interno dell'ambiente di utilizzo in quanto lavora in depressione. Sono ora in produzione anche delle stufe a pellet completamente ermetiche rispetto all'ambiente di installazione: prelevano l'aria direttamente dall'esterno e non dal locale dove sono situate;
-
Ecologica. Si usano gli scarti dei legnami.
Svantaggi
-
La stufa necessita di una pulizia ordinaria fatta con l'aspiracenere, e con un prodotto speciale per il vetro. Inoltre richiede pulizia più approfondita almeno una volta all'anno, ma anche più spesso in base al modello e all'utilizzo. Potrebbe essere necessario l'intervento di un tecnico per questa operazione.
-
Uno studio sull'inquinamento da PM10 svolto dall'ARPA in Lombardia, regione in cui frequentemente viene superata in molte aree la soglia massima ammessa di PM10, ha rivelato che la maggior causa della origine e dispersione di queste particelle è data dalla “combustione di biomasse legnose” (quindi stufa a pellet e legna) che contribuiscono per il 45% alle polveri sottili diffuse nell'aria.
Normative
La normativa di riferimento per l'installazione delle stufe a legna e pellet in Italia è la UNI 10683 rev. 2012.

In questo Speciale

