Speciale 104
Edifici NZEB: cosa sono e come realizzarli
Alcuni contenuti di questo speciale:
Prodotto
di Elbi S.p.a.

Termoaccumulatori combinati Elbi per risparmiare energia e ridurre le spese
Con i termoaccomulatori combinati modello COMBI o COMBI QUICK di Elbi è possibile raggiungere un ottimo livello di risparmio energetico.
Il modello COMBI è composto da un serbatoio tipo Puffer per l'accumulo di acqua calda per il riscaldamento e, al suo interno, da un bollitore internamente vetrificato per la produzione e l'accumulo di acqua calda sanitaria. Il modello COMBI QUICK, invece, è composto da un serbatoio tipo Puffer per l'accumulo di acqua calda per il riscaldamento e, al suo interno, da un serpentino in acciaio inox per la produzione istantanea di acqua calda sanitaria.
Entrambi i termoaccumulatori COMBI sono in grado di immagazzinare acqua calda e calore quando sono in eccedenza, per poi rilasciarli al momento del bisogno. In questo modo si aumenta notevolmente il rendimento dell'impianto di riscaldamento e si riducono drasticamente i consumi.
Un termoaccumulatore deve, chiaramente, essere ben coibentato. Tutti i preparatori - accumulatori di acqua calda Elbi vengono forniti completi di coibentazione in poliuretano rigido esente da CFC e HCFC, con rivestimento esterno in polistirolo colorato (come i modelli COMBI) oppure in poliuretano espanso flessibile a celle aperte rivestito esternamente in skay colorato. Gli spessori delle coibentazioni variano a seconda della tipologia di prodotto in modo da ottenere il minor valore di dispersione termica.
I modelli COMBI possono essere installati, mantenendo inalterate le proprie caratteristiche, in diversi impianti: sistemi di riscaldamento con caldaia tradizionale (murali e/o basamento), caldaia a condensazione, impianti solari termici.
I termoaccumulatori combinati Elbi sono coinvolti dall’obbligo di etichettatura energetica entrato in vigore il 26 Settembre 2015, che interessa venditori, installatori e consumatori, che grazie all’etichettatura possono rendersi conto della qualità dei prodotti. La grafica dell’etichetta è molto simile a quella già usata per gli elettrodomestici: viene attribuita una lettera a seconda del grado di efficienza energetica raggiunto. Una scelta di semplicità grafica in un’ottica di trasparenza nei confronti del consumatore.
Il modello COMBI è composto da un serbatoio tipo Puffer per l'accumulo di acqua calda per il riscaldamento e, al suo interno, da un bollitore internamente vetrificato per la produzione e l'accumulo di acqua calda sanitaria. Il modello COMBI QUICK, invece, è composto da un serbatoio tipo Puffer per l'accumulo di acqua calda per il riscaldamento e, al suo interno, da un serpentino in acciaio inox per la produzione istantanea di acqua calda sanitaria.
Entrambi i termoaccumulatori COMBI sono in grado di immagazzinare acqua calda e calore quando sono in eccedenza, per poi rilasciarli al momento del bisogno. In questo modo si aumenta notevolmente il rendimento dell'impianto di riscaldamento e si riducono drasticamente i consumi.
Un termoaccumulatore deve, chiaramente, essere ben coibentato. Tutti i preparatori - accumulatori di acqua calda Elbi vengono forniti completi di coibentazione in poliuretano rigido esente da CFC e HCFC, con rivestimento esterno in polistirolo colorato (come i modelli COMBI) oppure in poliuretano espanso flessibile a celle aperte rivestito esternamente in skay colorato. Gli spessori delle coibentazioni variano a seconda della tipologia di prodotto in modo da ottenere il minor valore di dispersione termica.
I modelli COMBI possono essere installati, mantenendo inalterate le proprie caratteristiche, in diversi impianti: sistemi di riscaldamento con caldaia tradizionale (murali e/o basamento), caldaia a condensazione, impianti solari termici.
I termoaccumulatori combinati Elbi sono coinvolti dall’obbligo di etichettatura energetica entrato in vigore il 26 Settembre 2015, che interessa venditori, installatori e consumatori, che grazie all’etichettatura possono rendersi conto della qualità dei prodotti. La grafica dell’etichetta è molto simile a quella già usata per gli elettrodomestici: viene attribuita una lettera a seconda del grado di efficienza energetica raggiunto. Una scelta di semplicità grafica in un’ottica di trasparenza nei confronti del consumatore.