Speciale 37
Riscaldamento centralizzato, termoregolazione e contabilizzazione
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Articolo
Termoregolazione e contabilizzazione per impianti centralizzati, l’evoluzione normativa
I sistemi per la climatizzazione, sia estiva che invernale, si sono notevolmente evoluti nel tempo, determinando la possibilità di fornire sistemi autonomi alle singole unità abitative, con produzione centralizzata e con costi e semplicità di utilizzo sempre più interessanti. Le normative emanate negli ultimi 10 anni hanno incoraggiato tanto le aziende produttrici quanto i progettisti termotecnici a ricorrere all’utilizzo di tecnologie che hanno portato alla diminuzione delle potenze in gioco, elevando in maniera direttamente proporzionale la qualità degli impianti di riscaldamento.
Le principali normative che hanno permesso questa evoluzione nel campo dell’impiantistica sono riassumibili nei seguenti tre punti:
1. Nel campo della contabilizzazione del calore c’è stato un sensibile progresso tecnologico con l’emanazione delle seguenti normative:
a) UNI EN 1434:2007 Contatori di calore diretti;
b) UNI EN 834:1997 Contatori di calore indiretti;
c) UNI 10200:2005 Impianti di riscaldamento centralizzati - Ripartizione delle spese di riscaldamento.
Grazie alle prime due norme è possibile garantire al cliente finale le caratteristiche che le apparecchiature devono offrire, tanto nella lettura dei dati, quanto nell’assistenza nel tempo e, qualora la ditta produttrice venga a mancare, offrendo l’intercambiabilità dei componenti presenti all’interno dei contabilizzatori.
Infine la normativa UNI 10200 del 2005 permette di effettuare una gestione delle ripartizioni delle spese del riscaldamento in maniera trasparente e di supportare le utenze in caso di contenzioso.
2. Un secondo settore normativo molto importante è quello relativo al dimensionamento degli impianti; dal 1993 al 2008 si è assistito ad una continua evoluzione della documentazione in materia che ha portato all’emanazione delle seguenti normative: a UNI 10344:1993 Riscaldamento degli edifici. Calcolo del fabbisogno di energia;
b UNI EN 832:2001 Prestazione termica degli edifici - Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento - Edifici residenziali;
c UNI EN ISO 13790:2008 Prestazione energetica degli edifici - Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento e il raffrescamento.
Attualmente la norma 13790 sostituisce le due normative precedenti e fornisce i metodi di calcolo per determinare il fabbisogno di energia per il riscaldamento e raffrescamento degli ambienti di edifici residenziali e non.
3. L’istituzione della certificazione energetica prevista dalle direttive europee 2002/91/CE e 2006/32/CE e l’emanazione delle quattro normative dedicate:
UNI/TS 11300-1:2008 Prestazioni energetiche degli edifici
- Parte 1: Determinazione del fabbisogno di energia termica dell'edificio per la climatizzazione estiva ed invernale;
- Parte 2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria;
- Parte 3: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva;
- Parte 4: Utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di generazione per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria;
Le normative elencate, unite agli obblighi di legge imposti dal Decreto Legislativo 3 marzo 2011, n. 28 Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili hanno portato i costruttori di immobili a richiedere ai professionisti del settore impianti di elevata qualità sempre più caratterizzati dall’utilizzo di fonti rinnovabili, spesso ricorrendo a impianti centralizzati al fine di minimizzare i costi dello sfruttamento delle risorse rinnovabili.
A cura di Andrea Bernardi, consulente energetico
Le principali normative che hanno permesso questa evoluzione nel campo dell’impiantistica sono riassumibili nei seguenti tre punti:
1. Nel campo della contabilizzazione del calore c’è stato un sensibile progresso tecnologico con l’emanazione delle seguenti normative:
a) UNI EN 1434:2007 Contatori di calore diretti;
b) UNI EN 834:1997 Contatori di calore indiretti;
c) UNI 10200:2005 Impianti di riscaldamento centralizzati - Ripartizione delle spese di riscaldamento.
Grazie alle prime due norme è possibile garantire al cliente finale le caratteristiche che le apparecchiature devono offrire, tanto nella lettura dei dati, quanto nell’assistenza nel tempo e, qualora la ditta produttrice venga a mancare, offrendo l’intercambiabilità dei componenti presenti all’interno dei contabilizzatori.
Infine la normativa UNI 10200 del 2005 permette di effettuare una gestione delle ripartizioni delle spese del riscaldamento in maniera trasparente e di supportare le utenze in caso di contenzioso.
2. Un secondo settore normativo molto importante è quello relativo al dimensionamento degli impianti; dal 1993 al 2008 si è assistito ad una continua evoluzione della documentazione in materia che ha portato all’emanazione delle seguenti normative: a UNI 10344:1993 Riscaldamento degli edifici. Calcolo del fabbisogno di energia;
b UNI EN 832:2001 Prestazione termica degli edifici - Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento - Edifici residenziali;
c UNI EN ISO 13790:2008 Prestazione energetica degli edifici - Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento e il raffrescamento.
Attualmente la norma 13790 sostituisce le due normative precedenti e fornisce i metodi di calcolo per determinare il fabbisogno di energia per il riscaldamento e raffrescamento degli ambienti di edifici residenziali e non.
3. L’istituzione della certificazione energetica prevista dalle direttive europee 2002/91/CE e 2006/32/CE e l’emanazione delle quattro normative dedicate:
UNI/TS 11300-1:2008 Prestazioni energetiche degli edifici
- Parte 1: Determinazione del fabbisogno di energia termica dell'edificio per la climatizzazione estiva ed invernale;
- Parte 2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria;
- Parte 3: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva;
- Parte 4: Utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di generazione per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria;
Le normative elencate, unite agli obblighi di legge imposti dal Decreto Legislativo 3 marzo 2011, n. 28 Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili hanno portato i costruttori di immobili a richiedere ai professionisti del settore impianti di elevata qualità sempre più caratterizzati dall’utilizzo di fonti rinnovabili, spesso ricorrendo a impianti centralizzati al fine di minimizzare i costi dello sfruttamento delle risorse rinnovabili.
A cura di Andrea Bernardi, consulente energetico
In questo Speciale
Fino al 30% di risparmio con la termoregolazione
Ecco come rendere gli utenti consapevoli e diminuire i consumi con i prodotti per contabil...