Speciale 45
Solarexpo 2013, il fotovoltaico nell’era post incentivi
Intervista

Torniamo ad acquistare prodotti Made in Italy per creare lavoro ed utili in Italia

Si sta avvicinando la fine del Quinto, ed ultimo, Conto Energia e per il fotovoltaico si prospetta un futuro incerto e difficile, ma sicuramente legato alla Grid Parity e all’autoconsumo. AES, assieme a IFI e Confabitare, hanno lanciato un’importante iniziativa a sostegno del comparto del fotovoltaico italiano, coinvolgendo produttori, installatori e proprietari di immobili. Ce ne parla Giorgio Ruffini in questa intervista.

Dott. Ruffini, quali strategie pensa debbano applicare i professionisti legati all’indotto del settore nell’era post-incentivi?
 
«La logica che Azione Energia Solare sta proponendo da anni è quella degli impianti destinati al soddisfacimento dei consumi dei singoli utenti, quindi impianti sia piccoli che grandi, ma destinati alla produzione di energia per consumo diretto o in ambito strettamente locale.
La strategia che riteniamo vincente quindi, per i professionisti del settore, è quella di identificare utenti idonei e proporre progetti solo a coloro che presentano le opportune caratteristiche, per realizzare impianti tecnicamente ineccepibili ed economicamente sostenibili».
 
La spinosa questione della formazione obbligatoria per gli installatori delle rinnovabili rischia di creare quasi 60mila nuovi disoccupati, alcune associazioni di categoria hanno addirittura scritto all’Antitrust per denunciare lesioni alla libera concorrenza: come vivono la situazione i vostri associati e quali indicazioni avete in merito alla questione?
 
«Si tratta di un problema serio, ma che riteniamo sia stato sovrastimato. Nei nostri associati solo pochissimi sono in condizione di dover correre ai ripari. Il problema vero è un altro e cioè che questa ulteriore imposizione rientra in un articolato piano di ostacolo alle rinnovabili che sta diventando inaccettabile, non tanto per gli effetti che può creare, ma in funzione del metodo che sta trasformando una inevitabile transizione energetica - dalle fonti fossili alle fonti rinnovabili - da evoluzione tecnologica ed ambientale, in lotta fra lobbies che hanno a cuore solo interessi privati e non il bene della società. Un governo, degno di tale nome, dovrebbe monitorare e pilotare questo processo evolutivo e non lasciarlo trasformare in una guerra di bande, senza alcuna visione prospettica del futuro energetico ed ambientale dell’Italia».
 
Quali opportunità offrirà agli installatori del fotovoltaico l’accordo siglato recentemente con IFI e Confabitare?
 
«L’accordo con Confabitare prevede la fornitura ed installazione di impianti fotovoltaici e dispositivi per il risparmio energetico ai 40.000 proprietari immobiliari iscritti a questa associazione.
Come si può ben intuire esso rappresenta una straordinaria opportunità per gli installatori perché potremo arrivare direttamente ai proprietari di immobili, con condizioni agevolate e garanzia di prodotto e lavoro italiano. Stiamo dando molta enfasi all’italianità del lavoro e del prodotto, perché il rilancio della nostra società passa attraverso la consapevolezza che occorre ritornare ad acquistare prodotti Made in Italy per creare lavoro ed utili in Italia».
 
Si tratta di un’iniziativa che avrà un seguito per i vostri associati e per i progettisti del settore in generale?
 
«Si tratta di una iniziativa riservata a tutti i progettisti ed installatori del settore senza alcuna distinzione. A questo scopo chiediamo a tutti gli installatori italiani di mettersi in contatto con noi, per poter essere inseriti nella nostra banca dati ed essere interpellati a fronte di richieste che perverranno dalla loro zona.

Chi vuole essere inserito nel nostro archivio deve inviare una mail con una breve presentazione aziendale a info@azioneenergiasolare.it, oppure venirci a trovare in fiera a SOLAREXPO pad. 4 stand I04. Ovviamente chiediamo agli installatori di iscriversi alla nostra associazione, ma l’appartenenza ad AES non è un discrimine al poter essere coinvolti in questo progetto».