Speciale 84
Il Regolamento F-Gas e le ultime tecnologie per la refrigerazione
Alcuni contenuti di questo speciale:
Intervista
Un futuro senza F-Gas: guardare avanti per non restare indietro
Il nuovo regolamento sui gas fluorati ad effetto serra amplia ed integra il campo di applicazione del regolamento CE n. 842/2006. Le aziende che producono macchine per la refrigerazione e il condizionamento, ovviamente sono quelle più direttamente interessate dalle modifiche apportate al regolamento e quasi tutte si stanno attrezzando per risolvere il problema. In questa intervista abbiamo chiesto un parere a Walter Maiocchi, presidente della Zanotti Spa, azienda del mantovano che da molti anni produce macchine per la refrigerazione, investendo molto in ricerca e sviluppo.
Dott. Maiocchi, quali sono gli aspetti del nuovo Regolamento F-Gas che vi coinvolgono maggiormente?
«Dal nostro punto di vista di costruttori di impianti per la refrigerazione, il nuovo regolamento proibendo, nel prossimi futuro, i refrigeranti che sono ora usati per la maggior parte delle applicazioni, quali R404A e R507, porterà ad un radicale cambiamento nell’offerta dei prodotti ora disponibili, non solo per la sostituzione con altri refrigeranti a minor impatto ambientale, ma anche per lo sforzo di ricerca di soluzioni a più lungo termine che evitino di dovere riprogettare, e quindi gestire per la ricambistica e la manutenzione futura, soluzioni che riteniamo temporanee e che portano poi a diseconomie di acquisto e di produzione.
Già da tempo in diversi paesi, quali Danimarca e Norvegia, la legislazione nazionale tende a scoraggiare l’utilizzo di questi refrigeranti, ora si è aggiunta anche la Spagna che in modo analogo, ricorrendo alla tassazione in funzione del GWP, spinge il mercato verso soluzioni alternative.
Questo porta già da ora, anticipando i vari bandi, a richieste di impianti con refrigeranti “alternativi”, anche se a volte lo stato dell’arte attuale non dà soluzioni definitive e il risultato finale non è sicuramente il meglio ottenibile».
Dalla pubblicazione del regolamento n. 517/2014, diverse associazioni di settore hanno pubblicato dei “position paper” nei quali vengono affrontate alcune criticità. Quali sono, secondo lei, gli aspetti da migliorare o modificare?
«La parte del regolamento che tratta dell’installazione con relativa messa in funzione e sorveglianza, riteniamo sia da definire e migliorare ulteriormente. Se da un lato la necessità della qualificazione del personale addetto è un atto lodevole, dall’altro è necessario che tale attività di certificazione e “patentamento” degli addetti non si risolva in un ulteriore balzello ed adempimento meramente burocratico, ma sia anche effettivamente il modo in cui anche la fase di controllo e sorveglianza venga effettivamente utilizzata per il miglioramento qualitativo di tutto il sistema».
Il regolamento FGAS prevede, mediante la definizione di quote per l’immissione in commercio, il progressivo abbandono negli anni degli idrofluorocarburi. La vostra azienda si sta già adoperando per le conseguenti modifiche del mercato? In che modo?
«Certamente l’introduzione dei bandi e delle relative quote già da ora sta portando dei “problemi”. Come già accennato precedentemente con l’esempio della Spagna, è necessario avere in portafoglio già da ora soluzioni alternative, che permettano di rimanere sul mercato offrendo come ora un ampio ventaglio di offerta.
Ciò si risolve affiancando all’attuale serie di impianti a R404A, ciò che lo stato dell’arte attuale permette di utilizzare con sufficiente margine di sicurezza e per la produzione e per la gestione dell’impianto nel suo arco di vita. Si pensi all’utilizzo di R134a così come di R407A o R407F, ma non solo. Anche altri refrigeranti sono sotto investigazione, che appartengano alla famiglia HFO o ai refrigeranti naturali.
Nel nostro ventaglio di offerta già da tempo produciamo gruppi funzionanti con idrocarburi, R290 (propano) o R1270 (propilene), ma non solo, anche la CO2 (R744) è già da tempo utilizzata in sistemi per supermarket, sia in cicli in cascata, sia in transcritico.
Non dimentichiamo inoltre che nella nostra divisione per grandi impianti, l’ammoniaca (NH3) è il refrigerante di riferimento».
Nell’allegato III del regolamento n.517, il legislatore ha introdotto uno scadenzario sui divieti di immissione in commercio di alcune tipologie di apparecchiature, tra le quali alcune sono di vostro diretto interesse. Come vi state approcciando?
Dott. Maiocchi, quali sono gli aspetti del nuovo Regolamento F-Gas che vi coinvolgono maggiormente?
«Dal nostro punto di vista di costruttori di impianti per la refrigerazione, il nuovo regolamento proibendo, nel prossimi futuro, i refrigeranti che sono ora usati per la maggior parte delle applicazioni, quali R404A e R507, porterà ad un radicale cambiamento nell’offerta dei prodotti ora disponibili, non solo per la sostituzione con altri refrigeranti a minor impatto ambientale, ma anche per lo sforzo di ricerca di soluzioni a più lungo termine che evitino di dovere riprogettare, e quindi gestire per la ricambistica e la manutenzione futura, soluzioni che riteniamo temporanee e che portano poi a diseconomie di acquisto e di produzione.
Già da tempo in diversi paesi, quali Danimarca e Norvegia, la legislazione nazionale tende a scoraggiare l’utilizzo di questi refrigeranti, ora si è aggiunta anche la Spagna che in modo analogo, ricorrendo alla tassazione in funzione del GWP, spinge il mercato verso soluzioni alternative.
Questo porta già da ora, anticipando i vari bandi, a richieste di impianti con refrigeranti “alternativi”, anche se a volte lo stato dell’arte attuale non dà soluzioni definitive e il risultato finale non è sicuramente il meglio ottenibile».
Dalla pubblicazione del regolamento n. 517/2014, diverse associazioni di settore hanno pubblicato dei “position paper” nei quali vengono affrontate alcune criticità. Quali sono, secondo lei, gli aspetti da migliorare o modificare?
«La parte del regolamento che tratta dell’installazione con relativa messa in funzione e sorveglianza, riteniamo sia da definire e migliorare ulteriormente. Se da un lato la necessità della qualificazione del personale addetto è un atto lodevole, dall’altro è necessario che tale attività di certificazione e “patentamento” degli addetti non si risolva in un ulteriore balzello ed adempimento meramente burocratico, ma sia anche effettivamente il modo in cui anche la fase di controllo e sorveglianza venga effettivamente utilizzata per il miglioramento qualitativo di tutto il sistema».
Il regolamento FGAS prevede, mediante la definizione di quote per l’immissione in commercio, il progressivo abbandono negli anni degli idrofluorocarburi. La vostra azienda si sta già adoperando per le conseguenti modifiche del mercato? In che modo?
«Certamente l’introduzione dei bandi e delle relative quote già da ora sta portando dei “problemi”. Come già accennato precedentemente con l’esempio della Spagna, è necessario avere in portafoglio già da ora soluzioni alternative, che permettano di rimanere sul mercato offrendo come ora un ampio ventaglio di offerta.
Ciò si risolve affiancando all’attuale serie di impianti a R404A, ciò che lo stato dell’arte attuale permette di utilizzare con sufficiente margine di sicurezza e per la produzione e per la gestione dell’impianto nel suo arco di vita. Si pensi all’utilizzo di R134a così come di R407A o R407F, ma non solo. Anche altri refrigeranti sono sotto investigazione, che appartengano alla famiglia HFO o ai refrigeranti naturali.
Nel nostro ventaglio di offerta già da tempo produciamo gruppi funzionanti con idrocarburi, R290 (propano) o R1270 (propilene), ma non solo, anche la CO2 (R744) è già da tempo utilizzata in sistemi per supermarket, sia in cicli in cascata, sia in transcritico.
Non dimentichiamo inoltre che nella nostra divisione per grandi impianti, l’ammoniaca (NH3) è il refrigerante di riferimento».
Nell’allegato III del regolamento n.517, il legislatore ha introdotto uno scadenzario sui divieti di immissione in commercio di alcune tipologie di apparecchiature, tra le quali alcune sono di vostro diretto interesse. Come vi state approcciando?
In questo Speciale
Gas fluorurati ad effetto serra: il nuovo regolamento europeo
Prevenzione delle emissioni in ambiente, controllo delle perdite, tenuta dei registri, for...